
(AGENPARL) – Roma, 19 novembre 2022 – Abbiamo intervistato il senatore Manfredi Potenti, membro della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica, ponendogli due domande sulla recente sentenza del Tar della Campania sull’equo compenso.
Domanda. Nella scorsa Legislatura è stata presentata una proposta di legge a firma MELONI ed altri: «Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali» (3179) N. 3179-301-1979-2192-2741-3058-A/R. E’ notizia di pochi giorni fa che il TAR Campania, sez. VI, con la sentenza n. 7037 del 14.11.2022, ha accolto il ricorso del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) di Roma contro il Comune di Lacco Ameno, il quale, nell’aggiornare l’elenco degli Avvocati da nominare per gli incarichi difensivi nell’interesse dell’Ente, aveva previsto corrispettivi professionali estremamente bassi, unici e fissi per categorie di contenzioso, senza prevedere in alcun modo una valutazione della qualità e dell’impegno dell’Avvocato nell’espletamento dell’attività. E’ prevista la calendarizzazione della relativa proposta di Legge sull’equo compenso in tempi rapidi?
Sen. Manfredi Potenti. La domanda posta mi offre l’occasione di informare della volontà dell’esecutivo di riprendere immediatamente in mano la materia dell’equo compenso. Cosi le prime indicazioni del Ministro del Lavoro il quale proprio il 14 novembre in occasione di un primo tavolo di confronto presso il Ministero del Lavoro con i presidenti del CNF e Consiglio naz.le dei Commercialisti oltre altri soggetti, ne ha confermato l’intenzione è proprio ripartendo dal testo Meloni che per una sfortunata coincidenza del suo iter con la fine della scorsa legislatura non vide l’approvazione definitiva.
Domanda. Senatore, come membro della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica continuerà a battersi affinché venga sempre garantito il principio dell’equo compenso, proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione legale?
Sen. Manfredi Potenti. Non mancherò di farmi promotore con la Lega e la maggioranza di centrodestra di ogni provvedimento che vada nel senso di rafforzare la capacità di reddito dei nostri lavoratori autonomi e la loro dignità professionale. Non va esclusa la possibilità, ed è l’auspicio, che i principi a base dell’equo compenso proporzionato alla quantità e qualità del lavoro potranno trovare applicazione e tutelare anche le professioni non ordinistiche.