
(AGENPARL) – sab 29 ottobre 2022 Ufficio stampa
PRESENTATA LA CANDIDATURA DI
SPOLETO A CAPITALE ITALIANA
DELLA CULTURA 2025
Dal matematico Piergiorgio Odifreddi al geologo Mario Tozzi, dal sacerdote Don
Luigi Ciotti all’accademico dei Lincei Massililiano Rinaldi Barchi, fino al paleontologo
Giorgio Manzi, al filosofo della biologia Telmo Pievani e all’astrofisico Amedeo Balbi,
passando per i meteorologi Andrea Giuliacci e Luca Mercalli.
Sono solo alcuni dei nomi inseriti nel dossier di candidatura di Spoleto a Capitale italiana
della cultura 2025 ‘La cultura genera energia’, grandi personalità che si
confronteranno su ambiente e sostenibilità, sui cambiamenti climatici, sul futuro del
pianeta e dell’umanità.
La presentazione del progetto del Comune di Spoleto, coordinata da Giovanni Parapini,
Responsabile della Sede Regionale per l’Umbria, si è svolta questa mattina sotto la
cupola geodetica di Richard Buckminster Fuller, Spoletosphere, alla presenza del sindaco
Andrea Sisti, dell’assessore alla valorizzazione delle culture, della qualità e della
bellezza della Città e del territorio Danilo Chiodetti, del professore Giuseppe Roma,
presidente dell’Urban Research Institute, del professore Fausto Elisei, Pro-Rettore
Vicario dell’Università degli Studi di Perugia, di Marco Tonelli, direttore artistico di
Palazzo Collicola e della dirigente alla valorizzazione delle culture, della qualità e della
bellezza della Città e del territorio, Roberta Farinelli.
Un incontro per fare il punto sul lavoro svolto nei mesi scorsi dal Comune di Spoleto
insieme agli enti, alle istituzioni culturali e alle associazioni del territorio che ha portato,
il 13 settembre, alla presentazione al Ministero della Cultura del dossier di candidatura.
Quattro i concetti principi che hanno guidato tutta la fase di ideazione e progettazione
del documento – Crea, Rigenera, Aggrega e Innova -, quattro azioni che l’architetto
dell’Ente Sara Spitella ha rappresentato fisicamente in altrettanti totem di oltre due
metri di altezza, realizzando di fatto una vera e propria scenografia appositamente
ideata per l’incontro e sistemata alle spalle dei relatori.
“Il dossier muove da una nuova declinazione del concetto di sviluppo – ha spiegato il
Ufficio stampa
sindaco Sisti – e lo fa con l’ambizione di realizzare quello che è a tutti gli effetti un
progetto di territorio, espressione, grazie alla partecipazione attiva dei 54 soggetti
coinvolti, della volontà della città. È per questo che, a prescindere dall’esito della
candidatura, noi puntiamo a realizzare quanto previsto nel dossier. Non ci stancheremo
mai di elaborare progettualità, cercando sempre il massimo dell’unità di intenti
possibile”.
Importante, insieme al lavoro svolto dall’Unità di progetto e dal Comitato redazionale del
Comune di Spoleto, l’apporto del Comitato tecnico-scientifico, rappresentato questa
mattina dai professori Giuseppe Roma, presidente dell’Urban Research Institute e
Fausto Elisei, Pro-Rettore Vicario dell’Università degli Studi di Perugia e dal direttore
artistico di Palazzo Collicola Marco Tonelli.
“L’Università ha messo a disposizione quelle che sono le sue prerogative e le sue
competenze – sono state le parole del professore Fausto Elisei – Stiamo investendo molto
a Spoleto, soprattutto sulla qualità. Attraverso la realizzazione del Centro di ricerca per
l’innovazione, digitalizzazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e
ambientale puntiamo a creare un soggetto in grado di sostenersi, di finanziarsi e di
durare e crescere nel tempo. Siamo moto soddisfatti del tipo di rapporto che stiamo
costruendo con l’amministrazione: insieme sapremo cogliere le opportunità che ci
verranno messe a disposizione dall’Italia e dall’Europa”.
“Noi siamo qui perché intendiamo vincere – ha aggiunto il professore Giuseppe Roma –
Agiamo attraverso la cultura, con un dossier articolato per progetti ed eventi che hanno
al centro la creatività e la rigenerazione. La cultura ha una dimensione sociale
fortissima, è inclusione. Se non si arriva ai cittadini che sono i veri depositari di questa
cultura si fa qualcosa di vecchio. La concezione di questo dossier è innovativa proprio
per questo, perché nasce dall’inclusione e da una grande capacità di aggregazione”.
“La cupola di Fuller campeggia sulla copertina della candidatura come elemento iconico
e significante, come simbolo unificatore di tutti questi concetti, cui si aggiunge il tema
centrale dell’energia, in un ideale percorso che dalla Spoletosfera si irradia verso i borghi
circostanti – ha aggiunto l’assessore Danilo Chiodetti – Questo concept, esplicitato nel
titolo della cultura che genera energia, è ripartito in quattro macro-aree: creazione, con
eventi prettamente culturali, aggregazione, attraverso progetti di inclusione sociale,
innovazione, con programmi virtuali e multimediali indirizzati ad un pubblico più giovane
e rigenerazione, che riguarda le varie iniziative di matrice ambientale”.
Ad entrare più nel dettaglio del programma contenuto nel dossier è stata la dirigente





