
(AGENPARL) – ven 29 luglio 2022 29 luglio – “Io non ho paura della morte. Per un magistrato come me è normale considerarsi nel mirino delle cosche mafiose. Ma questo non impedisce né a me né agli altri giudici di continuare a lavorare”.
Era il 29 luglio del 1983 quando un’autobomba uccideva il magistrato Rocco Chinnici. Era l’inizio del periodo stragista mafioso. A Chinnici dobbiamo l’invenzione del pool antimafia, per cui chiamò in squadra anche i giudici Falcone e Borsellino. Un magistrato moderno e visionario che ha contribuito a cambiare non soltanto la cultura giudiziaria, ma anche il corso della storia del nostro Paese.
Lo scrive sui social il Presidente di IV Ettore Rosato in ricordo del magistrato Rocco Chinnici.