(AGENPARL) - Roma, 13 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 13 November 2025 “Oltre 4 milioni di italiani vivono in Comuni ormai privi di filiali bancarie. Un dato allarmante e in crescita, che si traduce nell’8 per cento della popolazione escluso dall’accesso ai servizi bancari fisici. Tale percentuale, secondo i dati della Federazione Autonoma Bancari Italiani (FABI), si impenna nelle aree interne e insulari: al Sud e nelle Isole supera addirittura il 20 per cento. Si tratta di un fenomeno, la desertificazione bancaria, che deve essere compreso e affrontato anche dall’Europa. Per questo noi di Forza Italia abbiamo presentato una interrogazione alla Commissione von ver Leyen, chiedendo anche di valutare l’utilizzo degli extraprofitti bancari per garantire il funzionamento della rete territoriale degli sportelli”. Lo dichiara l’eurodeputato Marco Falcone, vicecapo delegazione di Forza Italia (PPE) al Parlamento europeo, rendendo nota la presentazione di una interrogazione alla Commissione Europea sulle strategie di contrasto alla desertificazione bancaria, cofirmata dagli eurodeputati azzurri Fulvio Martusciello, Massimiliano Salini, Salvatore De Meo, Flavio Tosi, Giusi Princi, Letizia Moratti, Caterina Chinnici, Herbert Dorfmann. “Il Parlamento di Strasburgo – ricorda Falcone – ha già riconosciuto il ruolo strategico del credito cooperativo e popolare approvando, con una maggioranza trasversale e il voto decisivo di Forza Italia, un indirizzo per contrastare la desertificazione bancaria. Le piccole banche sono essenziali per le comunità rurali, montane e insulari: dove non arrivano i servizi digitali, lo sportello bancario resta un presidio socio-economico di fiducia, coesione, crescita”, sottolinea Falcone. Nell’interrogazione gli eurodeputati azzurri chiedono alla Commissione europea quali strategie intenda adottare per garantire un accesso fisico minimo ai servizi finanziari e se non sia opportuno destinare una quota degli extra-profitti bancari — derivanti dall’aumento dei tassi BCE — al sostegno della rete degli sportelli. “L’Europa deve farsi carico di questa sfida: senza credito di prossimità, interi territori rischiano di restare esclusi dalla ripresa”, conclude l’eurodeputato.