
(AGENPARL) – Thu 02 October 2025 LINK PER SCARICARE IL VIDEO: https://we.tl/t-CrIvO2UITX
Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro
COMUNICATO STAMPA
ROMA: 3 arresti per Caporalato. Sigilli ad una sartoria di Torpignattara che
sfruttava manodopera cinese.
Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro
(N.I.L.) di Roma, unitamente a personale del V Gruppo Prenestino della
Polizia di Roma-Capitale, coadiuvati nella fase esecutiva dalla Compagnia
Carabinieri Roma-Casilina, in esecuzione di un provvedimento emesso dal
Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, hanno tratto in
arresto 3 soggetti di nazionalità cinese – due donne e un uomo – per il
reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai danni di 8
connazionali e 1 cittadino del Bangladesh. Contestualmente, sono stati posti
sotto sequestro i due locali adibiti a sartoria, siti nel comune di Roma,
zona Torpignattara, nei quali veniva svolta lattività illecita.
Lattività investigativa, avviata nel mese di Settembre 2023 e conclusasi
nel mese di Aprile 2024, che ha visto i militari impegnati in attività di
osservazione, intercettazioni ambientali audio e video, assunzione di
testimonianze dirette delle vittime di caporalato, nasce a seguito di
unispezione effettuata dai Carabinieri del NIL di Roma assieme al personale
del V Gruppo Prenestino della Polizia di Roma Capitale, della quale è emerso
che le due donne, titolari esercenti dellazienda di produzione dei tessuti
e luomo, nella figura di caporale, esercitavano attività di sfruttamento
lavorativo ai danni di dei predetti soggetti impiegati nel settore tessile.
Infatti, i lavoratori stranieri, tutti cinesi ed uno del Bangladesh,
venivano reclutati tra persone in condizioni di estrema vulnerabilità ed
accertato stato di bisogno. Gli stessi erano privati delle giornate di
riposo, costretti a lavorare senza alcuna pausa per almeno 14 ore al giorno,
in ambienti non idonei, pericolosi e fatiscenti, ove sono state inoltre
riscontrate gravi violazioni in materia di sicurezza: in particolare, sulle
macchine da cucire erano stati rimossi i dispositivi cd. salva-dito e
salva-vista, al fine di velocizzare lattività produttiva, elevando
esponenzialmente il rischio per gli infortuni ai danni dei lavoratori.
Lattività investiga, per i motivi sopra detti, ha permesso allAutorità
Giudiziaria anche di poter disporre il sequestro dei due locali adibiti a
sartoria.
Il risultato ottenuto, che ha avuto alla base una perfetta sinergia tra le
forze in campo, costantemente coordinate dalla Procura della Repubblica di
Roma, ha permesso di smantellare un sistema che oramai era divenuto rodato e