
(AGENPARL) – Mon 22 September 2025 *Taranto, Dipartimento Welfare sperimenta il welfare aziendale in
agricoltura con un nuovo modello di benessere sociale *
In un tempo in cui il lavoro agricolo è ancora spesso percepito come
marginale, precario, frammentato, il Dipartimento Welfare della Regione
Puglia sceglie di invertire la rotta, portando proprio in questo settore
una delle sfide più importanti del nostro tempo: la costruzione di un
welfare aziendale autentico, equo e inclusivo.
Con l’attuazione dell’articolo 70 della Legge Regionale n. 42 del 31
dicembre 2024 viene avviata una sperimentazione pionieristica nel
territorio della provincia di Taranto. Si tratta di un intervento che mira
a introdurre modelli organizzativi family-friendly nel comparto agricolo,
un settore che spesso resta escluso dai benefici delle politiche di welfare.
«Il nuovo modello sperimentale è il segno concreto che anche il lavoro nei
campi, troppo spesso dimenticato, può e deve essere accompagnato da
strumenti di tutela, di dignità e di benessere per chi lo svolge. Stiamo
dicendo chiaramente che non esistono lavoratori di serie B, e che il
welfare deve arrivare ovunque» – dichiara il presidente della Regione
Puglia, *Michele Emiliano.*
Il provvedimento prevede che l’Ente bilaterale agricolo di riferimento per
la provincia di Taranto – Faila-EBAT – presenti un progetto entro 30 giorni
dalla pubblicazione ufficiale dell’Avviso, contenente azioni di
sensibilizzazione, animazione, informazione e servizi concreti rivolti ai
lavoratori agricoli e alle loro famiglie. Tra gli interventi previsti ci
sono sportelli informativi, incontri divulgativi, eventi pubblici e,
soprattutto, misure dirette a sostenere la genitorialità e a favorire la
conciliazione tra vita e lavoro.
«Questa misura risponde a un bisogno culturale prima ancora che economico.
Non si tratta solo di erogare servizi, ma di mandare un messaggio: il
lavoro agricolo ha lo stesso diritto alla cura, alla qualità della vita e
alla tutela che riconosciamo a qualunque altro comparto. È una questione di
giustizia sociale e di rispetto verso chi garantisce il nostro cibo ogni
giorno» – afferma il consigliere delegato al Welfare della Regione
Puglia, *Ruggiero
Mennea*.
Il progetto ha un forte impianto sociologico: si colloca in un momento
storico in cui il concetto di welfare aziendale deve essere ripensato alla
luce delle trasformazioni della società contemporanea, del lavoro e della
famiglia. In particolare, l’agricoltura rappresenta una frontiera sociale
fragile, spesso attraversata da dinamiche di invisibilità, fatica e
isolamento. Portare qui un nuovo modello di welfare significa includere gli
esclusi, significa rafforzare la coesione sociale partendo da chi è rimasto
ai margini, significa investire in un’idea di lavoro che non sia solo
produttività, ma anche umanità.
“La misura sperimentale per la provincia di Taranto, proprio per queste sue
caratteristiche, è stata pensata in maniera complementare agli altri
interventi in materia di welfare già programmati attraverso le risorse JTF
ed è frutto di un processo istituzionale che valorizza il dialogo tra
Regione ed enti bilaterali. In linea con gli investimenti effettuati dal
Dipartimento con l’avviso sul welfare aziendale rivolto alle piccole e
medie imprese pugliesi, riteniamo che le lavoratrici e i lavoratori
dell’agricoltura non debbano essere costretti a scegliere tra famiglia e
reddito. Attraverso questo intervento da un lato finanziamo servizi,
dall’altro promuoviamo un modo nuovo di pensare l’impresa, che tenga conto
del benessere della persona» – spiega la direttrice del Dipartimento
Welfare della Regione Puglia, *Valentina Romano. *
Dal punto di vista operativo, il progetto seguirà step precisi: dopo la
presentazione e approvazione della proposta progettuale da parte di Faila
EBAT, sarà firmata una convenzione con il Dipartimento Welfare regionale e
si procederà alla pubblicazione di un Avviso rivolto direttamente ai
lavoratori e alle imprese aderenti. Le attività dovranno partire entro 45
giorni dalla firma della convenzione e dovranno avere durata annuale.
Questa iniziativa, che rappresenta una delle prime in Italia ad applicare
il concetto di welfare aziendale al settore agricolo, si inserisce in una
visione regionale ampia, che valorizza l’agenda 2030, la Strategia
Regionale di Sviluppo Sostenibile e l’Agenda di Genere.
Il percorso è partito su proposta della consigliera regionale Lucia
Parchitelli, che ha fortemente voluto che anche il mondo agricolo fosse
parte delle politiche di innovazione sociale.
In definitiva, con questa misura si vuole dare un messaggio a tutta la
comunità pugliese, e non solo: il benessere non è un privilegio, ma un
diritto e detto diritto deve essere garantito anche, e soprattutto, dove
finora è mancato.