
(AGENPARL) – Sun 21 September 2025 EUROPEI GRAVEL – ERICA MAGNALDI REGINA AD AVEZZANO
L’Italia vince la prova continentale femminile e piazza 5 atlete in top tenMondiali strada: risultati delle prime crono e dichiarazioni
Milano (21/09) – Erica Magnaldi è la nuova campionessa europea Gravel. La piemontese di Cuneo, 33 anni, ha conquistato il titolo continentale ad Avezzano imponendosi allo sprint sulla britannica Sophie Wright, al termine di una gara tirata e ricca di colpi di scena.
L’Italia può sorridere non solo per la vittoria, ma anche per la prova corale della nazionale: Giada Specia ha chiuso al quarto posto con un distacco di 5’34”, seguita da Letizia Borghesi quinta a 7’09”, Carlotta Borello ottava (+8’41”) ed Elena Cecchini decima (+9’09”). Un risultato complessivo che certifica il dominio azzurro nella rassegna continentale.
La corsa ha vissuto momenti intensi sin dalle prime battute. Al primo passaggio in testa si sono presentate Magnaldi, la francese Subau Prevot e la tedesca Rosa Kloser, con Wright costretta a inseguire a circa 40 secondi. Al chilometro 74 è stata proprio la Kloser a tentare l’allungo decisivo, transitando con oltre un minuto di vantaggio sulle rivali. Ma il forcing non è bastato: Magnaldi e Wright hanno ricucito lo strappo e si sono giocate il titolo allo sprint finale, dove l’azzurra ha trovato lo spunto giusto per alzare le braccia al cielo. Sul terzo gradino del podio è salita la stessa Kloser, a 40 secondi dalla vincitrice, dopo una prova generosa ma non coronata dal successo.
Nella prova maschile il titolo europeo è andato al danese Mads Würtz Schmidt, che ha preceduto il norvegese Anton Stensby e il francese Hugo Drechou. Anche qui ottima la prestazione collettiva della nazionale italiana, capace di piazzare tre azzurri nella top ten: Filippo Fontana quarto, Gaffuri quinto e Masciarelli settimo, a conferma della crescita del movimento anche al maschile.
Grande soddisfazione del Presidente Cordiano Dagnoni, presente oggi ad Avezzano, assieme al Segretario Generale Marcello Tolu, a fare il tifo per gli azzurri: “È stato un grande successo per la nostra Nazionale: tra le donne, oltre al titolo europeo, abbiamo portato cinque atlete nelle prime dieci, a conferma della solidità del gruppo – anche se resta un po’ di rammarico per la sfortuna di Cristina Tonetti, costretta a fermarsi per una foratura. Anche tra gli uomini possiamo essere soddisfatti: sono risultati che danno prestigio a tutto il movimento. Questo Europeo, disputato in Italia, è stato onorato al meglio.
Voglio fare i complimenti al Commissario Tecnico Pontoni e a tutto lo staff, che hanno lavorato con grande impegno. La Federazione ha garantito pieno supporto, pur trattandosi di una disciplina non olimpica, e credo che i risultati ci abbiano ripagato. Ora possiamo guardare con fiducia anche al Mondiale”.
MONDIALI CRONOMETRO – RUANDA 2025
I Campionati del Mondo di ciclismo in Ruanda si aprono nel segno della svizzera Reusser e del belga Evenepoel, vincitori delle due crono di oggi. Il miglior risultato degli azzurri è l’undicesimo posto di Monica Trinca Colonel. Matteo Sobrero e Mattia Cattaneo hanno chiuso rispettivamente al 13° e 15° posto, Soraya Paladin 26^.
LE DICHIARAZIONI DEGLI AZZURRI
Soraya Paladin:“Percorso esigente, bisognava trovare il ritmo giusto: spingere in salita ma gestire al meglio anche le discese. Riguardo la prestazione, sono molto soddisfatta: dopo la caduta al Tour dovevo ritrovare il ritmo gara. Ho fatto tanta fatica, ma va bene in previsione della gara di sabato nella quale noi tutte ci faremo trovare pronte.”
Monica Trinca Colonel:“Un’esperienza fantastica. Ho corso senza riferimenti perché il rilevatore di potenza non funzionava. E’ stata veramente dura. L’altura ha inciso marginalmente, la vera difficoltà di questo percorso è legata a salite, lunghe e impegnative. E’ stata una crono difficile. Adesso il pensiero va già alla staffetta e poi alla gara di sabato.”
Matteo Sobrero: “Una cronometro che non mi era mai capitato di correre tenuto conto di condizioni atmosferiche, altura e altimetria. Non sono mai riuscito a trovare il colpo di pedale. Si tratta di un percorso difficile: sei sempre al limite ed è difficile capire la gestione delle forze. Il pavé conclusivo rischia di far perdere molto tempo.”
Mattia Cattaneo:“Sappiamo tutti che Remco è il migliore al mondo in questa specialità e non avevamo bisogno della gara di oggi per capirlo. Un tracciato molto esigente, basta vedere come ha sofferto anche Tadej nel finale, il pavè rende tutto molto complicato. Ho fatto la mia prestazione: a questi livelli e con questi percorsi non era facile.”
Marco Villa:”Un mondiale crono come pensavamo: difficile e lontano dall’essere per specialisti. A parte Remco, che ha fatto il fenomeno, anche tra le donne qualche specialista ha sofferto, come la Dygert, ad esempio, arrivata lontana dal podio. Sapevamo che le nostre avrebbero fatto quel tipo di prestazione e sono contento, anche in previsione del Team Relay. Stesso discorso per gli uomini: alla fine abbiamo fatto il nostro. Quando Remco dà oltre due minuti a Pogacar, che arriva quarto, ci posso stare i nostri risultati. Certi distacchi fanno pensare, ma era una cronometro con un dislivello notevole e di conseguenza i distacchi si sono ampliati. Però in funzione del Team Relay, come ho già detto, ho avuto indicazioni positive. Domani ci saranno le cronometro per i più giovani e le più giovani. Abbiamo un bel gruppo dietro che può fare bene, vediamo che risultati riusciremo a ottenere. Il Mondiale è ancora lungo, ci sono altre giornate e logicamente ci piacerebbe portare a casa qualche risultato. Non ci demoralizziamo”.