
(AGENPARL) – Thu 18 September 2025 Tanti alla chiesa del Sacro Cuore per l’ultimo saluto a Silvia Zizzo
Il sindaco Calamai:« Continuerai a vivere nella biblioteca che tanto amavi». Il ricordo dell’amato marito Daniele e della cagnolina Pinella attraverso le parole dei familiari «Si percepiva da subito che, tu e Daniele, eravate innamorati persi l’uno dell’altro»
Questa mattina la chiesa del Sacro Cuore di Montemurlo, gremita di familiari, amici e colleghi di lavoro, sulle note di “Hallelujah” di Leonard Coen, ha accolto la bara di Silvia Zizzo per l’ultimo saluto. Il feretro è stato poi traslato nel cimitero di Lenola (Latina), dove Silvia riposerà vicino alla madre, scomparsa a novembre scorso. Un cuscino di rose bianche e rosa è stato l’ultimo regalo del marito Daniele a questa donna che ha lottato per due anni contro un male incurabile, lavorando fino all’ultimo e conservando sempre il suo ottimismo e la sua benevolenza verso il prossimo. Silvia Zizzo, 47 anni, era la responsabile del servizio biblioteca, memoria e pari opportunità. Una persona le cui capacità umane e professionali erano riconosciute unanimemente dai colleghi del Comune di Montemurlo, dove lavorava fino dal 2000, dagli amministratori, dai cittadini, dagli utenti della biblioteca che in lei avevano un punto di riferimento. Migliaia le persone che sulle pagine social del Comune hanno lasciato un pensiero per questa donna “speciale”. Durante l’omelia don Petre ha ricordato il sorriso di Silvia e lo ha paragonato al “respiro della sua anima”. «Silvia sapeva portare benevolenza, disponibilità e speranza in tutti coloro che hanno incrociato il suo cammino. – l’ha ricordata il sindaco Simone Calamai che, nonostante il dolore, ha voluto dare voce ai sentimenti dei colleghi di Silvia e degli amministratori del Comune – Anche nei momenti più duri, non ha mai perso la sua forza, la sua dolcezza, il suo senso del dovere. Oggi noi non perdiamo solo una collega, ma una donna speciale che rimarrà sempre nei nostri cuori. Chiunque abbia avuto il privilegio di lavorare con lei sa quanto fosse attenta, competente, sempre pronta ad aiutare. Non cercava riconoscimenti, ma li meritava tutti. Ricorderemo il suo sorriso, la sua gentilezza, la sua determinazione silenziosa. Ricorderemo i momenti condivisi, le parole di incoraggiamento, la professionalità e soprattutto, l’umanità che metteva in tutto quello che faceva» e quindi il sindaco ha concluso il suo “elogio funebre”:« continuerai a vivere sempre nei cuori di tutti noi, e ogni volta che andremo in biblioteca ti ritroveremo nei sorrisi dei bambini e dei ragazzi e tra gli scaffali e le pagine dei libri che tanto amavi».