
(AGENPARL) – Tue 16 September 2025 (ACON) Udine, 16 set – La lingua friulana come un bene prezioso
da tutelare. I risultati del grande impegno degli insegnanti
nelle scuole, per trasmettere le conoscenze di base a bambini e
ragazzi. La frontiera, cruciale, delle nuove tecnologie. E
infine, ma forse pi? importanti di tutti, i numeri. Ovvero le
440mila persone che in regione parlano abitualmente in
marilenghe, a cui si aggiungono altri 300mila che il friulano
comunque lo comprendono.
Numerosi i temi affrontati nel corso del cordiale incontro
istituzionale tra il presidente del Consiglio regionale, Mauro
Bordin, e i vertici dell’Arlef. Nella sede dell’Agenzia regionale
per la lingua friulana, in via Prefettura a Udine, il presidente
Eros Cisilino, supportato dal direttore William Cisilino, ha
esposto al massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa
successi e criticit? nella quotidiana azione di promozione della
lingua.
Il presidente dell’Arlef si ? soffermato in particolare sulla
collaborazione da poco instaurata con l’associazione degli
Udinese club, sui progetti nell’area goriziana e cividalese,
sulla produzione dei dizionari locali che, dopo la prima
esperienza di Rigolato, si intende realizzare in modo pi? ampio e
organico. Tra i progetti in evoluzione, grande importanza
rivestono gli investimenti nelle nuove tecnologie, vedi il
riconoscimento vocale che consente una traduzione rapida in
friulano anche su Google, uno strumento che il presidente
Cisilino vuole rafforzare e per il quale ha chiesto il sostegno
della Regione con l’obiettivo di realizzare una app aggiornabile
in modo pi? diretto e semplice, dal momento che non ? affatto
facile interfacciarsi con i giganti del web.
Il presidente dell’Aula ha chiesto informazioni in particolare
sull’andamento dei progetti scolastici, dove l’insegnamento del
friulano si scontra inevitabilmente con le dinamiche
demografiche: sempre meno bambini, e un numero crescente di
alunni provenienti da altre regioni d’Italia e del mondo. Ma
rimane pur sempre positivo il dato del 70-80 per cento di “s?”
delle famiglie all’insegnamento del friulano alle elementari.