
(AGENPARL) – Thu 11 September 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 11 settembre 2025
COMUNICATO STAMPA
RISSA IN CORSO DEI MILLE:
I CARABINIERI ESEGUONO 6 MISURE CAUTELARI, UN 17ENNE IN CARCERE PER TENTATO OMICIDIO
Nel corso delle prime ore del mattino i Carabinieri Comando Provinciale di Palermo, hanno dato
esecuzione a sei misure cautelari, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di
Palermo e dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni, nei confronti di 5
soggetti di età compresa tra i 21 ed i 43 anni e di un ragazzo di 17 anni, tutti ritenuti responsabili di
rissa aggravata ed il solo minorenne del reato di tentato omicidio.
L’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Verdi sotto la
direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e della Procura della
Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni prende le mosse, da una violenta rissa avvenuta lo
scorso 8 agosto in corso dei Mille.
Tutto sarebbe nato da una banale lite per motivi di viabilità, degenerata in pochi minuti in una vera
e propria rissa dove caschi usati come armi improvvisate, mazze e coltellate, hanno causato il
ferimento grave di due persone.
L’immediata attività investigativa, condotta attraverso l’esecuzione di attività tecniche di
intercettazione e di osservazione, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico
degli indagati.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, durante le fasi della rissa, il minorenne avrebbe colpito
con un coltello due dei contendenti successivamente presentatisi in ospedale e ricoverati in codice
rosso perché in pericolo di vita; uno di loro, finito in terapia intensiva, versa tuttora in gravi
condizioni.
Due uomini sono finiti agli arresti domiciliari mentre altre tre persone – tra cui uno dei feriti e una
donna, sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Per il 17enne invece, è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur
gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero
iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna e
del suo passaggio in giudicato, in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non
colpevolezza.