
(AGENPARL) – Wed 10 September 2025 RICCHI (MEF): RAPPORTO PRODUTTIVITÀ INDICA LA GIUSTA DIREZIONE
“Ho apprezzato il Rapporto produttività per l’analisi approfondita e completa, per il rigore metodologico e per la concretezza delle raccomandazioni. Le proposte si concentrano su tre aree: competenze e investimenti, con suggerimenti per la formazione e i partenariati; la struttura produttiva, con un’attenzione alle PMI e alla semplificazione burocratica; i divari territoriali. Le iniziative proposte indicano la giusta direzione. È cruciale comprendere che le politiche nazionali hanno un’influenza limitata in un contesto globale in profonda evoluzione. In tal senso, occorre anche considerare che le raccomandazioni della Commissione Europea, un tempo appiattite sul modello tedesco e focalizzate sul contenimento della domanda interna, hanno fortunatamente cambiato rotta. La competitività, in questo nuovo contesto, non significa più solo aumentare i surplus commerciali, ma agganciarsi alle catene globali per stimolare l’innovazione. Un altro punto di riflessione riguarda il ruolo dello Stato: è essenziale responsabilizzare tutti gli attori coinvolti, stimolando la cultura imprenditoriale e investendo a lungo termine”. Lo ha affermato Ottavio Ricchi, Direttore Generale Analisi e Ricerca presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), intervenendo alla presentazione al CNEL del Rapporto annuale sulla produttività 2025.
PRODUTTIVITÀ. BUTI: TAGLIARE DEBITO BUONO NEL BILANCIO COMUNITARIO SAREBBE MIOPE
“Durante la crisi COVID la Commissione europea presentò la proposta di Next Generation EU, un piano da 750 miliardi di euro, mobilitati attraverso un indebitamento europeo. La Commissione propose di destinare circa il 15% delle risorse a progetti transnazionali, ovvero cose da fare in comune. La proposta della Commissione finì nel tritacarne del negoziato del Consiglio e i 750 miliardi rimasero ma quel 15% di interventi comuni sui beni pubblici europei si trasformò in trasferimenti agli Stati membri. Ora prevedo che quando le nuove proposte della Commissione sul bilancio comunitario post-2027 entreranno concretamente nel dibattito con gli Stati membri, l’assalto alla diligenza partirà dalla novità più importante, ovvero il raddoppio dei fondi per la ricerca e lo sviluppo di Horizon. Si tenderà a tagliare le spese buone, il debito buono, con un’ottica molto miope”. Lo ha affermato Marco Buti, professore European University Institute, intervenendo alla presentazione al CNEL del Rapporto annuale sulla produttività 2025.
Ufficio Stampa
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