
La Slovenia ha chiarito la sua posizione riguardo all’invio di truppe in Ucraina. Il ministro della Difesa Borut Sajovic ha affermato che Lubiana è pronta a partecipare a una missione militare solo se questa avverrà sotto l’egida delle Nazioni Unite o in seguito a un accordo unanime dell’Unione Europea. Sajovic ha anche ribadito che il suo Paese è impegnato a trovare “una rapida risoluzione verso un accordo di pace”.
Il contesto della “Coalizione dei volenterosi” e la posizione della Russia
La dichiarazione slovena arriva in un momento di crescente dibattito internazionale sul dispiegamento di forze straniere in Ucraina. La “Coalizione dei volenterosi”, guidata dalla Francia, ha recentemente annunciato che 26 paesi sono pronti a inviare truppe in Ucraina, ma solo dopo un cessate il fuoco o un accordo di pace. Il presidente francese Emmanuel Macron si è rifiutato di fornire ulteriori dettagli, affermando di non voler “svelare le proprie carte” alla Russia.
Tuttavia, il presidente russo Vladimir Putin ha già espresso la sua posizione, dichiarando durante l’Eastern Economic Forum che qualsiasi forza NATO presente in Ucraina, anche dopo un accordo di pace, rappresenterà un “obiettivo legittimo” per l’esercito russo.
La posizione della Slovenia si distingue da quella di altri membri della coalizione, mettendo in chiaro che la sua partecipazione è vincolata a un mandato internazionale riconosciuto, sottolineando il desiderio di un approccio multilaterale e coordinato.