
(AGENPARL) – Wed 03 September 2025 e prospettive per la governance aziendale dopo dieci anni di applicazione
A fare un bilancio sull’utilizzo di tale meccanismo, introdotto
nel 2014, è l’analisi quantitativa del Centro di ricerche finanziarie sulla corporate governance (Fin-Gov) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che sarà presentata a Milano martedì 9 settembre (Aula Pio XI, ore 14.30)
Introdotto in Italia nel 2014, il sistema del voto maggiorato (loyalty shares) consente alle società già quotate di attribuire diritti di voto supplementari – due voti per azione – ai soci “fedeli” che ne facciano richiesta dopo avere detenuto le azioni ordinarie ininterrottamente per 24 mesi. Dall’anno scorso le società possono elevare progressivamente la maggiorazione fino a 10 voti per azione.
A indagare gli effetti di tale strumento sulla struttura proprietaria e sulle decisioni aziendali è la nuova indagine del Centro di ricerche finanziarie sulla corporate governance (Fin-Gov) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’analisi quantitativa, curata dai docenti Massimo Belcredi, Silvia Rigamonti e Andrea Signori, sarà presentata martedì 9 settembre, alle ore 14.30, nell’Aula Pio XI dell’Ateneo (largo Gemelli, 1 – Milano) nell’ambito dell’incontro dal titolo “10 anni di azioni a voto maggiorato in Italia”.