
(AGENPARL) – Thu 14 August 2025 **Progetti e risorse. La Toscana investe in cultura. Giani: “La Regione
guarda al futuro”**
Musei ed eco musei, incentivazione dell’occupazione giovanile di qualità,
promozione dell’arte contemporanea, consolidamento della rete delle
istituzioni culturali e della lettura, valorizzazione dei siti toscani
iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, promozione delle
attività nell’ambito della musica e dello spettacolo.
Sono solo alcuni degli interventi che nel corso del 2025 la Regione Toscana
ha finanziato con risorse proprie per oltre 32 milioni di euro, ai quali
devono aggiungersi i finanziamenti del Fondo sociale europeo per oltre 22
milioni e i 46 milioni che arrivano dal Piano nazionale di ripresa e
resilienza (PNRR) con valenza pluriennale. Un volume di investimenti
diretti sul proprio patrimonio culturale, curando sia la conservazione e
tutela del suo immenso giacimento di beni artistici ed architettonici che
l’apertura di nuovi spazi e opportunità per la contemporaneità, la
sperimentazione e l’espressione di nuovi linguaggi e modi nuovi di fare
educazione e formazione specializzata.
“Il tessuto sociale, civile ed economico della Toscana – nelle parole del
presidente Giani – trova nella cultura l’elemento connettivo che distingue
e identifica il profilo stesso della Regione. Custode del suo passato e con
lo sguardo rivolto al futuro la regione trova in ogni angolo del suo
territorio, nella “Toscana diffusa”, le radici ultime del suo spirito
di convivenza e di comune sentire che la cultura esprime nel modo più
autentico e compiuto.
“Quasi 200 iniziative articolate in progetti che riguardano la cultura –
spiega Giani – che testimoniano la centralità del settore nella politica
della della Regione Toscana. Un impegno che consegna, al termine della
legislatura, il messaggio evidenziato dalle risorse investite: opere di
ristrutturazione per quello che riguarda i beni culturali, supporto e
valorizzazione dello spettacolo dal vivo e del teatro, l’impegno per i
nostri musei e la progettazione di interventi che danno il senso di
un’impostazione di una cultura con una dimensione autenticamente regionale
nel sostegno agli enti locali e alle istituzioni culturali”. Sono stati
cinque anni importanti – prosegue Giani – considerato anche il fatto che
nei momenti in cui l’Amministrazione ha dovuto dedicare ingenti risorse per
la sanità e alle funzioni di più immediata valenza sociale, la parte di
spesa corrente dedicata alle attività culturali è sempre stata rilevante
e oggi vale in spesa corrente più di 32 milioni di euro, che hanno
consentito di sostenere importanti e autorevoli istituzioni culturali. Ne
sono un esempio i quasi 3 milioni dedicati al Teatro dell’Opera, i 2
milioni per la Pergola, le risorse per il Festival Pucciniano a
Viareggio”. “Cifre consistenti – continua Giani – vanno poi ai teatri,
a Pisa, a Livorno, a Lucca e vanno a quello che è il supporto per quello
che riguarda lo spettacolo dal vivo che viene fatto attraverso appositi
bandi aperti per le attività nei settori, dell’arte contemporanea per i
musei, le biblioteche e le loro attività che si connettono
all’implementazione del patrimonio museale, per le biblioteche e tutte le
istituzioni culturali che senza l’attenzione del settore pubblico non
avrebbero la capacità di fare quello che oggi fanno”.
Fra gli investimenti di maggior rilievo si segnalano quelli indirizzati
alla crescita dei giovani professionisti nell’ambito delle professioni
museali nel quadro del sostegno e del potenziamento dei sistemi museali,
musei ed ecomusei di rilevanza regionale, al fine di garantire la
conservazione del patrimonio artistico e culturale, nel contesto di un
intervento che stanzia oltre dieci milioni di euro per il comparto Beni
culturali, che comprende musei, biblioteche, arte contemporanea e
valorizzazione dei siti UNESCO. Risorse che servono, fra l’altro, a
promuovere lo sviluppo dell’integrazione tra Sistema Museale Toscano e
Sistema Museale Nazionale e il rilancio delle attività di promozione e
aggiornamento delle tradizionali iniziative attivate dalla Regione come
Edumusei, S-Passo al Museo, Incontri di Via Farini e delle campagne di
comunicazione a favore dei musei della Toscana, fra le quali Amico Museo e
Le Notti dell’Archeologia.
A queste attività si aggiungono, fra le altre, la ristrutturazione e
valorizzazione del museo regionale “Casa Siviero”, il sostegno al
Comune di Firenze per la progettazione museografica del museo Alinari della
Fotografia (FAF) presso il Complesso museale di S. Maria Novella a Firenze
e l’avvio delle procedure, di intesa con Lucca CREA, relative alla
costituzione di una fondazione dedicata alle attività legate alla
promozione e alla valorizzazione del fumetto, dell’illustrazione e del
games in grado di favorire la fruizione dei linguaggi culturali della
contemporaneità.
“ A Firenze Casa Siviero verrà aperta nel 2026, con criteri museali
innovativi, all’altezza degli standard europei e dotato di tecnologie che
ne miglioreranno la fruizione. Sarà parte di un progetto collegato ad un
altro intervento di valorizzazione di quell’area legato al percorso museale
del sottopassaggio dell’Arno, che esiste da 150 anni ma non è oggi
visitabile, connesso con le Briglie sull’Arno in piazza Poggi ed al futuro
Museo dell’Acqua, che alla fine del prossimo settembre nascerà dove fino
agli inizi degli anni sessanta c’era una parte della struttura del vecchio
acquedotto che veniva chiamata “Fabbrica dell’Acqua”. “Il Museo
Fotografia Alinari per la Toscana, nel nuovo allestimento ospitato nel
complesso di Santa Maria Novella, diventerà un vero e proprio centro
espositivo e documentale di 150 anni di vita della regione. Un luogo unico
– sotto il profilo identitario – che testimonierà con le sue immagini la
Toscana, i volti delle persone e il profilo dei luoghi nel tempo. Sarà
inoltre importante ricorda Giani – la fine della ristrutturazione della
villa di Careggi, un intervento del costo complessivo di 11 milioni, dove
la regione ospiterà le attività di maggior richiamo culturale”.
Da menzionare i quasi tre milioni di euro per il sostegno al fondo di
gestione delle fondazioni culturali regionali, come le Fondazioni Mitoraj,
Pieve S. Stefano, Memoriale, Politeama, Alinari, Museo Pecci, Museo Ginori,
Strozzi e ai fondi di dotazione dell’ Accademia Toscana e della Fondazione
Dino Campana
In questo contesto si inserisce anche la valorizzazione del patrimonio
culturale materiale ed immateriale che comprende la partecipazione alle
attività connesse alla gestione e valorizzazione del Museo delle
Deportazioni – Memoriale Italiano di Auschwitz.
Fra le iniziative celebrative, si segnalano le risorse destinate alla
commemorazione di Pietro Leopoldo e quelle che hanno ricordato i 550 anni
dalla nascita di Michelangelo Buonarroti.
Di rilievo l’attività riferita alla valorizzazione dei siti di interesse
UNESCO che comprendono Ville e Giardini medicei, mentre prosegue il
percorso di candidatura del Sistema delle Ville-fattorie del Chianti
classico e della via Francigena, quest’ultima oggetto di una candidatura
interregionale della quale la Toscana è capolista.
Sono ancora risorse regionali a finanziare l’attuazione degli interventi
previsti dai bandi “Riqualificazione del patrimonio storico e di pregio
degli Enti locali toscani (L.R. n. 7/2021)” e “Interventi di sostegno
per le città murate e le fortificazioni della Toscana (L.R. n. 8/2021)”,
nelle parole di Giani “una legge molto attesa che ci ha consentito di
ripristinare l’accesso a luoghi prima inaccessibili e ripristinarne la
fruizione al pubblico”
L’intervento punta alla rigenerazione del patrimonio storico rappresentato
non solo dai grandi e più conosciuti complessi, ma anche di luoghi storici
di dimensioni più ridotte e collocati al di fuori dei circuiti turistici
più battuti, ma comunque importanti per l’identità collettiva delle
comunità locali.
Quasi 19 i milioni di euro destinati ad iniziative ed attività nel campo
del teatro, della musica e dello spettacolo con risorse regionali destinate
al sostegno dell’attività delle Fondazioni dello spettacolo, fra le quali
FST, Orchestra Regionale Toscana, Teatro nazionale, Teatro Metastasio,
Teatro del maggio fiorentino e la Scuola di Musica di Fiesole, assieme ai
finanziamenti destinati alle Fondazioni istituite o partecipate dalla
Regione Toscana, agli Enti riconosciuti dallo Stato come Teatri nazionali e
Teatri di rilevante interesse culturali, Teatri di tradizione, come la
Fondazione Teatro di Pisa, Teatro di Livorno Carlo Goldoni, il Teatro del
Giglio di Lucca e per il loro valore sociale i progetti di teatro in
carcere e i progetti di attività culturale negli istituti penitenziari.
Particolare attenzione anche verso le Istituzioni concertistico-orchestrali
e di diffusione e promozione nell’ambito musicale: fra queste la Fondazione
Festival Pucciniano, la Camerata strumentale di Prato, l’Associazione Siena
Jazz e Rete Toscana Classica.
Dal fondo FSE arrivano invece gli oltre 22 milioni di euro complessivi, dei
quali nove da spendere nel 2025, che comprendono al welfare culturale delle
aree interne, le residenze d’artista e la formazione professionale
nell’ambito riservati alla creatività contemporanea, che comprende anche
interventi per favorire la crescita professionali di giovani musicisti di
musica popolare e di musica classica (Toscana 100+100 Band&Orchestra).
“Risorse – nelle parole del presidente Giani – che hanno permesso di
attivare iniziative di formazione con archivi musicali, produzioni
artistiche, supporto formativo rivolto ai giovani che si traduce poi in
attività di spettacolo dal vivo”.
Ci sono poi i sei milioni di euro di fondi FESR destinati ai bandi dedicati
al cinema per la promozione di produzioni cinematografiche di qualità
ambientate in Toscana per favorire lo sviluppo di una identità visiva
della regione in gradi di raccontare la contemporaneità e favorire la
crescita delle competenze nel campo dei mestieri delle arti
cinematografiche.
Gli oltre 46 milioni del PNNR, da spendere entro il 2026, sono stati invece
destinati principalmente alle iniziative di rigenerazione culturale per
incentivare l’attrattività dei borghi storici della Toscana, per un
importo di 20 milioni di euro, mentre oltre 22 milioni hanno finanziato la
tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale e quasi
quattro milioni e mezzo sono stati impiegati per sviluppare strategie e
piattaforme digitali per il patrimonio culturale e programmi per
valorizzare l’identità dei luoghi, con particolare riferimento ai parchi e
giardini storici.
Per quanto riguarda invece gli investimenti di legislatura nel settore
Cultura, che ammontano circa a 87 milioni suddivisi in quasi 200 diversi
progetti, in provincia di Arezzo le risorse, per un importo complessivo di
oltre otto milioni di euro, sono state destinate, fra gli altri, agli
interventi di riqualificazione e valorizzazione della Fortezza Medicea di
Lucignano e a San Giovanni Valdarno al recupero delle Mura storiche di
Castel San Giovanni e ai nuovi accessi alla città murata e al Palazzo
D’Arnolfo, oltre alla realizzazione del Museo della Memoria di Civitella
val di Chiana.
In provincia di Firenze i finanziamenti, per oltre 16 milioni di euro, sono
stati indirizzati, fra i molti interventi, al restauro del Giardino delle
Camelie nel Giardino Mediceo di Boboli, alla realizzazione dei lavori di
riorganizzazione funzionale del Complesso La Specola, alla costruzione del
nuovo Teatro e spazio polivalente a Signa ed alla ristrutturazione di Casa
Boccaccio a Certaldo.
Oltre sei milioni di euro sono andati alla provincia di Grosseto, con gli
interventi di recupero che hanno riguardato, fra i molti, il Palazzo Sforza
di Santa Fiora, la riqualificazione del complesso monumentale del Bastione
Maiano e le Mura Medicee del Comune di Grosseto e gli contributo
straordinario per l’intervento di restauro e messa in sicurezza della
Fortezza Orsini
In provincia di Livorno oltre dodici milioni di euro sono stati impiegati
per gli interventi sul complesso della Fortezza Vecchia nel capoluogo, a
Marciana per la valorizzazione della Fortezza, per la valorizzazione della
batteria, camminamenti ed accessi alle fortificazioni della piazzaforte di
Portoferraio, tra la muraglia del Forte Stella e la residenza napoleonica e
il recupero del Teatro Comunale e della Biblioteca Comunale del Comune di
Cecina.
Oltre undici milioni e mezzo di euro sono stati destinati alla provincia di
Lucca che sono andati a finanziare il Restauro della Rocca di Nozzano
Castello, alle Opere di riqualificazione del Museo civico di Barga, alle
opere di riqualificazione del Palazzo Pellegrini Carmignani a Montecarlo ed
al restauro della Rocca e alla creazione di un polo museale su Ludovico
Ariosto e la Garfagnana del ‘500 a Castelnuovo Garfagnana.
Quasi tre milioni di euro sono andati alla provincia di Massa dove si
segnalano i finanziamenti per la realizzazione del progetto di
valorizzazione turistico e culturale del Borgo delle Mura medicee di
Caprigliola e la Valorizzazione e accessibilità mura storiche della
Cortina di Cacciaguerra e del Palazzo Comunale
Per la provincia di Pisa gli investimenti culturali della Regione hanno
superato i sette milioni di euro ed hanno riguardato, fra l’altro,
l’intervento di restauro e recupero del bastione di San Giorgio e di un
tratto adiacente di mura urbane nel capoluogo, le Mura medievali Porta S.
Felice a Volterra ed a Bientina ed il Museo Etrusco e di Storia Antica del
Territorio.
Otto milioni di euro sono stati destinati alla provincia di Pistoia ed
hanno finanziato, fra le altre opere, gli interventi di adeguamento al
teatro Manzoni ed il restauro delle quattro facciate del cortile interno e
di riqualificazione di Villa La Magia a Quarrata.
Nella provincia di Prato è stato investito più di un milione di euro con
la riqualificazione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci ed il
restauro e recupero funzionale dello scalone di collegamento tra il
giardino superiore e quelle inferiore della Villa Medicea di Poggio a
Caiano.
Sono stati 11 i milioni di euro investiti nel settore cultura nella
provincia di Siena con gli interventi nel complesso Museale di Santa Maria
Della Scala nel capoluogo, ed i finanziamenti destinati al Polo museale di
Chianciano Terme.
“Tutti interventi – conclude Giani – che fanno parte di una politica
culturale che ha visto e vedrà risorgere nelle prossime settimane, teatri,
come a San Giovanni Valdarno e Foiano della Chiana, ambienti e luoghi
storici, promuovere linguaggi legati alla contemporaneità, nuovi spazi per
musei, iniziative formative dedicate ai giovani, valorizzare rievocazioni
storiche che fanno parte di una tradizione regionale da tutelare e
preservare. Si tratta di investimenti che riguardano istituzioni e gli enti
locali, interventi diretti alla conservazione dei beni culturali e
iniziative che intendono mantenere la cultura patrimonio comune di tutti i
toscani”.