
(AGENPARL) – Thu 14 August 2025 Direttore responsabile: Ida Gentile
ANNO 46 – N.177 Giovedì 14 agosto 2025
(agenzia umbria notizie)
Polpr 90
Dall’orrore della guerra alle cure in Umbria: accolto a Perugia un
bambino palestinese
(Aun) – Perugia 14 ago. 025 – Alle 23.30 sulla pista
dell’aeroporto militare di Ciampino è atterrato un C-130
dell’aeronautica militare messo a disposizione dal governo per
trasportare 6 dei 31 bambini palestinesi bisognosi di cure.
Uno di loro, di otto anni, accompagnato dai nonni e da una zia è
stato trasferito all’ospedale Santa Maria della Misericordia di
Perugia, reparto di pediatria, dove è stato amorevolmente accolto
a notte fonda dal personale medico e sanitario e sarà assistito e
curato per le profonde ferite riportate a Gaza, territorio
insanguinato da una guerra assurda.
È inconcepibile, oltre che atroce, che un piccolo innocente venga
martoriato, dopo essere stato affamato, da un conflitto che genera
soltanto dolore e odio.
Ad accoglierli il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani,
l’Imam Salameh Ashour e la presidente della Regione Umbria
Stefania Proietti, che, con il personale del 118 e la protezione
civile regionale, ha preso in carico il piccolo e la sua famiglia.
Momenti di profonda commozione hanno accompagnato l’arrivo,
bambini in condizioni di salute precarie, familiari spaesati e
segnati nel corpo e nell’anima dall’orrore della guerra. Anche se
i bimbi hanno trovato la forza di qualche dolce sorriso.
L’arrivo del piccolo palestinese, come degli altri che sono stati
accolti nelle varie strutture del Paese, rientra nella missione
MedEvac, coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile e dal
Ministero degli Affari Esteri.
In particolare l’operazione, realizzata sotto il coordinamento
della Presidenza del Consiglio, ha visto coinvolti il Ministero
degli Esteri, degli Interni, della Difesa e il dipartimento della
Protezione civile in collaborazione con l’Oms e il Meccanismo
europeo di Protezione civile. L’iniziativa estende all’assistenza
medico-sanitaria le attività umanitarie condotte dall’Italia per
la popolazione civile della Striscia, nel quadro del progetto
“Food for Gaza”. Grazie a quest’ultima evacuazione sanitaria, è di
580, tra 181 pazienti e 399 accompagnatori, il numero totale delle
persone accolte in Italia nell’ambito delle operazioni umanitarie
portate avanti dal nostro Paese.
“Non ci sono parole – ha detto la presidente della Regione Umbria
– per esprimere la commozione nell’abbracciarlo a nome di tutta la
comunità umbra, che da oggi ha adottato lui e la sua famiglia.
Insieme li ricopriremo di affetto e di cure, come stiamo facendo
da qualche settimana con un’altra famiglia proveniente da Gaza. È
un piccolo messaggio di speranza e di umanità che va oltre la
guerra, verso chi soffre e ha impresse nella propria vita le
ferite di una guerra che da troppo tempo sta seminando morte,
distruzione e miseria. È un gesto concreto che l’Umbria, terra di
accoglienza e di pace, ha compiuto e continuerà a compiere, con le
migliori cure sanitarie ma anche con la piena integrazione del
piccolo e della sua famiglia con la nostra comunità regionale
sempre pronta ad aiutare i più deboli, i bambini ed i malati”
“È un dovere morale – ha aggiunto la presidente – stare sempre
dalla parte delle vittime innocenti di una guerra che non hanno
scelto, come non hanno scelto di nascere in un paese dove non
esiste la pace. È un imperativo di umanità accogliere i bambini
mutilati e bisognosi di cure – ha ribadito la presidente – abbiamo
le strutture, abbiamo il personale sanitario, abbiamo i volontari,
abbiamo la volontà e il cuore per compiere gesti significativi
contro la barbarie della guerra e per garantire il diritto alla
vita, alla salute e alla dignità a coloro che con i loro occhi
hanno visto tante atrocità”.
Il piccolo è stato accompagnato nella notte all’ospedale di
Perugia, nel reparto di pediatria, dove è stato affidato al
professor Giuseppe Di Cara, e allo staff del reparto del primario
Alberto Verrotti Di Pianella.
Un ringraziamento sentito la presidente lo ha voluto rivolgere
personalmente, accompagnando il piccolo e la famiglia, al
personale medico e sanitario del Santa Maria della Misericordia, e
anche alla direzione regionale salute, che ha coadiuvato le
operazioni in contatto con la Prefettura di Perugia, al personale
del 118 con il responsabile delle emergenze dottor Francesco
Borgognoni, alla protezione civile regionale e ai volontari della
Misericordia, alle mediatrici culturali e alla Caritas Perugia.
“Questi sono atti di speranza, che sono gocce nel mare della
sofferenza di una guerra folle e della tragedia di un genocidio,
ma – ha concluso la presidente – se pensiamo al valore infinito
della vita salvata anche di un solo bambino, un ringraziamento va
ai ministeri interessati, all’Aeronautica Militare e ai tantissimi
volontari che si sono prodigati per questa missione di
salvataggio, la più numerosa e complessa per le condizioni dei
piccoli. L’Italia che salva, che si mobilita, l’Italia della
diplomazia e dell’accoglienza, l’Italia che ripudia la guerra e si
oppone alla follia dell’invasione di Gaza, è l’Italia che vogliamo
vedere, come l’abbiamo vista questa notte”.
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