
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 FIRMATI I CONTRATTI PER LA DIRIGENZA DELLE FORZE DI POLIZIA E DELLE FORZE ARMATE PER I TRIENNI 2018-2020 E 2021-2023
Sono stati sottoscritti, dopo pochi giorni dall’avvio delle trattative, gli accordi sindacali per i trienni 2018-2020 e 2021-2023, che riguardano circa 24mila unità di personale dirigente delle Forze di polizia, ad ordinamento civile e militare, e delle Forze armate. Un importante riconoscimento per chi ogni giorno lavora con dedizione e sacrificio per il bene comune, spesso in condizioni complesse e rischiose, anche alla luce del difficile contesto internazionale attuale.
L’incontro si è svolto alla presenza del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del ministro della Difesa, Guido Crosetto, il sottosegretario dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove e dei rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (APCSM).
Gli accordi prevedono uno stanziamento di 40 milioni e 700 euro per il triennio 2018-2020 e di 41 milioni per il successivo triennio 2021-2023. A queste risorse si aggiungeranno quelle già previste per il terzo triennio 2024-2026, che si aprirà prossimamente, pari a circa 54 milioni complessivi e 18 milioni a regime. I contratti permettono inoltre l’erogazione di un una-tantum per entrambi i trienni, nonché l’allineamento retributivo tra dirigenti e non dirigenti su alcuni istituti economici e normativi già previsti dalla disciplina dei precedenti accordi collettivi del Comparto sicurezza e difesa per il personale non dirigente come l’indennità di trasferimento, la reperibilità e il congedo solidale.
Soddisfazione del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che sottolinea: “con senso di responsabilità e in tempi rapidi abbiamo raggiunto due accordi importanti per i dirigenti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. Un segnale concreto di attenzione al personale pubblico, che non si limita a riconoscerne il ruolo con strumenti contrattuali adeguati, ma punta anche a costruire reali condizioni di benessere organizzativo. Con questa firma colmiamo un ritardo cronico ereditato dai precedenti governi, a dimostrazione dell’impegno di questo esecutivo, che sceglie i fatti alle parole per valorizzare chi serve con coraggio, sacrificio e dedizione il Paese. Un risultato significativo, che non solo assicura una continuità contrattuale senza precedenti nella storia repubblicana, ma ci impegna sin da ora ad avviare, nei prossimi mesi, la tornata contrattuale per il triennio 2024-2026.”
Aggiunge il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: “È una giornata storica: con la firma di questi contratti manteniamo concretamente l’impegno a sostenere chi serve lo Stato con professionalità e spirito di sacrificio, riconoscendo in questo modo anche il valore nonché il ruolo fondamentale della dirigenza delle Forze di polizia e delle Forze armate. Gli accordi garantiscono tutele economiche e giuridiche adeguate agli incarichi ricoperti e testimoniano l’apprezzamento per l’impegno di donne e uomini in divisa che ogni giorno operano per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, proteggere i confini nazionali e contribuire a missioni internazionali per la pace in scenari rischiosi.”
“Esprimo grande soddisfazione per aver posto oggi le basi di un nuovo modello di dialogo tra Istituzioni e Rappresentanze del personale, orientato alla valorizzazione delle competenze, all’innovazione organizzativa e all’efficienza del Comparto Difesa-Sicurezza. La scelta di prevedere compensi una tantum, a titolo di arretrati e uguali per i dirigenti delle Forze armate e di Polizia, consente di chiudere il contratto e, al tempo stesso, di rinviare alla trattativa sul triennio 2024-2026 ogni ulteriore valutazione, anche attraverso l’eventuale costituzione di fondi mirati per risposte più aderenti alle specificità del Comparto. Ho proposto ai colleghi di sottoscrivere un documento politico-programmatico che definisca da subito le priorità: apertura del terzo triennio, stabilizzazione dei finanziamenti e rilancio della previdenza dedicata. Serve un cambio di passo culturale, per rafforzare autorevolezza e motivazione di chi guida strutture cruciali per la sicurezza nazionale”, spiega il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Con gli accordi odierni – afferma il sottosegretario dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano -, il Governo conferma il suo impegno nei confronti di chi opera al servizio della Nazione, spesso in contesti difficili. Un risultato significativo, ottenuto in tempi rapidi, frutto di un confronto costruttivo con le parti interessate.”
Per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove “il Governo Meloni ha posto fine a un’inaccettabile e mortificante attesa durata sette anni. Abbiamo fortemente voluto invertire la rotta rispetto agli esecutivi di sinistra che hanno abbandonato i dirigenti della Polizia Penitenziaria e delle altre forze dell’ordine, improvvidamente lasciati senza un quadro normativo ed economico adeguato. Finalmente oggi abbiamo sanato una grave ingiustizia e restituito dignità a chi ogni giorno dirige e garantisce la sicurezza della Nazione. Ora lanciamo il cuore oltre l’ostacolo: apriamo quanto prima il tavolo sindacale per il triennio 2024-2026 e archiviamo definitivamente il sinistro passato.”
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Ufficio Comunicazione
Palazzo Vidoni-Caffarelli