
(AGENPARL) – Wed 30 July 2025 DAZI; BOSCAINI (FI): “RAFFORZAMENTO PIANO EXPORT DI TAJANI PER AIUTARE IMPRESE E DIVERSIFICARE I MERCATI. ANCHE EUROPA DIA UN SEGNALE CON UN NUOVO NEXT GENERATION EU”
“I dati dicono che l’export extra-Ue dell’Italia è in espansione. Più 1,3% nel primo semestre 2025 rispetto al 2024, più 4,7% a giugno 2025 rispetto a giugno 2024, più 6% a giugno rispetto a maggio. E trend molto positivo anche verso mercati chiave come Regno Unito e Svizzera. Pertanto, riusciremo a sopperire ai dazi rafforzando ancor di più il Piano d’azione per l’export varato nei mesi scorsi dal nostro Ministro Tajani: quindi politiche di agevolazione per le imprese e differenziazione dei mercati di sbocco dei nostri prodotti”.
Lo afferma la deputata di Fi Paola Boscaini, che tra i pilastri dell’azione che si dovrà portare avanti elenca “il rafforzamento degli strumenti di promozione di Agenzia ICE, in primis la partecipazione alle grandi fiere internazionali e la ricerca di nuovi buyer; la piena operatività dei Fondi di finanza agevolata gestiti da Simest; e un’ulteriore ampia estensione della strategia SACE per raggiungere nuovi mercati e nuovi clienti internazionali”. Boscaini sottolinea che “ci vuole un piano di largo respiro anche da parte dell’Ue, sull’esempio di quanto è stato fatto durante la pandemia con il Next Generation EU”.
“L’accordo sui dazi con gli Usa – ricorda la parlamentare – è frutto di un compromesso tra Ue e Stati Uniti, l’alternativa era che si scatenasse una guerra commerciale che non avrebbe fatto bene a nessuno. In particolare per l’Italia, gli Usa sono un partner e un mercato centrale, Noi avremmo voluto dazi zero, è chiaro, ma la Commissione europea ha dovuto tenere conto del principio di realtà per limitare i danni il più possibile”. A questo proposito Boscaini rispedisce al mittente le accuse della sinistra contro il Governo per l’intesa raggiunta: “Cosa c’entra il Governo? Lo sanno tutti che è l’Unione europea che ha competenza esclusiva in materia di politiche commerciali. Infatti, è la Commissione europea, e non i governi dei Paesi Ue, che ha siglato l’intesa con Trump. La sinistra è un po’ confusa, si definisce europeista, ma poi si lamenta quando è l’Europa a decidere”,
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