
(AGENPARL) – Fri 25 July 2025 *COMUNICATO STAMPA DEL 25 LUGLIO 2025*
*BuzziLab, verso l’epilogo di una vicenda avvilente*
Con l’ultimo passaggio della Corte dei conti si chiude un capitolo fra i
più avvilenti della storia recente di Prato: l’attività del BuzziLab era
quindi legittima, non solo in sé ma anche nelle modalità con cui era
condotta. E coloro che a vario titolo la conducevano, esposti alle
conseguenze materiali e morali della condizione di indagati, non si erano
resi colpevoli di irregolarità.
È stato un macroscopico errore chiudere improvvisamente il laboratorio,
bloccarlo per due settimane e poi riavviarne l’attività senza che vi
fossero più le condizioni e, soprattutto, le risorse umane per svolgerla al
meglio. Di più: è stato un danno enorme, dimostrando che – Confindustria
Toscana Nord lo scriveva in termini forti in quei mesi difficili – le
istituzioni scolastiche non avevano capito cosa il Buzzi rappresenti per
Prato, non solo dal punto di vista delle sue finalità istituzionali ma
anche in termini identitari e di affezione. Quell’atto è stato vissuto come
uno schiaffo alla città, che a sua volta rappresenta per il Buzzi qualcosa
di più del territorio che lo ospita: è il suo ecosistema, nel senso più
pieno del termine.
Le risorse che arrivavano dall’attività del BuzziLab andavano in gran parte
nel bilancio della scuola, che ne traeva benefici rilevanti, a vantaggio di
tutti gli indirizzi della scuola, dal tessile a tutti gli altri.
E adesso? Confindustria Toscana Nord fu, assieme a molte aziende sue socie,
fra i soggetti che firmarono l’esposto per denunciare il danno che la
scuola e la città avevano subito con la chiusura del BuzziLab. Un
riconoscimento, questo, che alla luce dell’iter giudiziario della vicenda
appare dovuto.
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