
(AGENPARL) – Tue 22 July 2025 **Bioeconomia circolare, anche la Toscana favorevole alla nuova strategia
UE per il 2025**
Saccardi: “Opportunità concreta di sviluppo sostenibile e innovativo. La
nostra Regione guarda con grande interesse a questo settore”
/Scritto da Redazione, martedì 22 luglio 2025 alle 14:24/
Un documento condiviso per una bioeconomia circolare, competitiva e basata
sul territorio. L’hanno presentato le reti regionali europee sulla nuova
strategia per la bioeconomia dell’UE.
La Rete delle Regioni Europee per l’Innovazione nei Settori Agricolo,
Alimentare e Forestale (ERIAFF), di cui la Regione Toscana esprime il
segretariato, insieme alla Rete delle Regioni Europee per la Ricerca e
l’Innovazione (ERRIN) e la Rete Bioregions Facility hanno accolto con
favore l’obiettivo della Commissione Europea di aggiornare la Strategia per
la Bioeconomia dell’UE entro il 2025 e per questo motivo hanno presentato
una dichiarazione congiunta come contributo alla consultazione pubblica per
definire la nuova strategia.
E’ la prima volta che le tre reti sottoscrivono un documento comune come
risultato di un lavoro condiviso.
Iniziato nel novembre 2024 in occasione della prima edizione del
“Bioeconomy Regions Summit”, promosso da Bioregions Facility Group, il
lavoro è proseguito durante la XI Conferenza annuale ERIAFF nell’aprile
2025, incentrata sulla bieconomia circolare per lo sviluppo rurale e sui
paesaggi resilienti ed infine approfondito nei gruppi di lavoro tematici
della rete ERRIN.
“Il metodo di elaborazione della dichiarazione – ha detto la
vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – conferma
quanto sia fondamentale un approccio dal basso nella definizione degli
obiettivi e delle strategie europee e regionali, calibrate sulle esigenze e
le specificità dei territori. Le Regioni europee, infatti, intendono
essere partner attivi e protagonisti nel plasmare il futuro dell’Europa,
mettendo a disposizione la loro preziosa conoscenza delle caratteristiche
territoriali distintive e delle opportunità di collaborazione tra i
diversi settori, dalla ricerca all’industria, fino alla pubblica
amministrazione. In questo senso, è essenziale che l’Unione Europea
mantenga un dialogo costante e proficuo con le Regioni durante il processo
di revisione della strategia UE per la Bioeconomia”.
“Solo valorizzando le esperienze maturate a livello locale – ha aggiunto
Saccardi – sarà possibile rafforzare la dimensione regionale nella
strategia aggiornata, rendendola più efficace e aderente ai bisogni reali
dei territori. Per una Regione come la Toscana, caratterizzata da un ampio
territorio rurale, produzioni di alta qualità e aree boschive strettamente
integrate con l’agricoltura, la bioeconomia rappresenta un’opportunità
concreta di sviluppo sostenibile e innovativo. La Toscana guarda con grande
interesse a questo settore, pronta a cogliere appieno le occasioni di
crescita che la bioeconomia può offrire, a beneficio delle comunità
locali, dell’ambiente e dell’economia regionale e ribadisce l’importanza di
aderire e partecipare attivamente alle reti europee per promuovere e
difendere gli interessi della Toscana e quelli del nostro sistema
regionale”.
Per il pieno sviluppo di una bieconomia circolare la dichiarazione
congiunta propone i seguenti punti:
– un quadro normativo armonizzato e condizioni di parità per i prodotti a
base biologica sul mercato;
– l’utilizzo ottimale dei sistemi informativi nazionali e regionali sulla
biomassa e le pratiche di gestione sostenibile esistenti così da costruire
una Bioeconomia circolare europea resiliente;
– il coinvolgimento del settore primario (Foreste, agricoltura e
allevamento forniscono preziose risorse di biomassa) nello sviluppo della
futura bioeconomia circolare europea sostenendo nuovi modelli di business,
la collaborazione regionale e lo sviluppo delle competenze, ma anche
garantendo un sostegno stabile al reddito per i fornitori di biomassa