
(AGENPARL) – Tue 22 July 2025 (ACON) Trieste, 22 lug – “Il Rendiconto generale 2024 della
Regione contenuto nel disegno di legge 56 approva i saldi
finanziari della gestione dell’esercizio 2024, chiusa con numeri
considerevoli”.
Lo aveva detto all’Aula il relatore per la maggioranza, il
consigliere regionale Markus Maurmair (FdI), che poi era entrato
nel dettaglio dell’articolato e delle sue numerose cifre, mentre
a dirsi insoddisfatto era stato il relatore per la minoranza,
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg). L’Assemblea ha poi votato il
ddl, che ha convinto il Centrodestra, astensione delle
Opposizioni a parte proprio Honsell, unico a restare sulla linea
del no.
“Si tratta di un provvedimento particolarmente rilevante – aveva
spiegato Maurmair – perch? consente di analizzare le politiche
perseguite dall’amministrazione regionale nello scorso anno,
oltre a sbloccare la quota libera del risultato di
amministrazione che sar? applicata con l’Assestamento di bilancio
per investimenti per il futuro del Friuli Venezia Giulia”.
Inoltre “i dati confermano la solidit? e l’efficacia dell’azione
di governo dell’amministrazione Fedriga, sostenuta dal
Centrodestra. Un’azione che, in coerenza con le politiche di
sviluppo del Governo Meloni, mira a rafforzare crescita economica
e competitivit? del nostro sistema produttivo. Le risorse rese
disponibili saranno tempestivamente messe a disposizione del
territorio”.
Come anticipato, di opinione differente il relatore per la
minoranza. Il suo voto contrario “non ? dovuto a dubbi sulle
procedure contabili” quanto “al fatto che il ruolo del Consiglio
non pu? limitarsi a una mera funzione notarile”.
“Le entrate crescono – aveva affermato Honsell -, ma non
altrettanto le spese e la cassa si arricchisce dunque in modo
sterile”, ma “non potr? continuare cos?. Calo demografico e crisi
internazionali non consentiranno ancora per molto di ottenere
cos? tante riscossioni”.
“? la compartecipazione alle entrate tributarie
straordinariamente positive, anche a causa dell’inflazione, a
costituire l’origine di questo aumento, non certo il mero
ritornello di Fedriga, ovvero la rinegoziazione con lo Stato del
concorso della Regione Fvg agli obiettivi di finanza pubblica,
che comunque ammonta a 436 milioni di euro”, aveva aggiunto
ribadendo “l’ingiustizia di un conto consuntivo che
ridistribuisce privilegiando chi ha rispetto a chi fa”.
“Le spese per turismo e sport vanno a gonfie vele”, aveva
proseguito. “Colpisce che per il lavoro si spenda poco pi? che
per lo sport e decisamente meno che per il turismo. Clamoroso,
poi, ? che nell’elenco delle spese significative svettino i 60
milioni per gli incentivi a pioggia sull’uso di combustibili
fossili o i 56 milioni per PromoTurismoFvg, ciascuno poco meno
della spesa globale per le politiche per il lavoro, la formazione
professionale e l’istruzione universitaria, e sono ciascuno
comunque quattro volte quanto speso per la disabilit?”.
Unico a prendere la parola in discussione generale, per Andrea
Carli (Pd) “serve introdurre obiettivi di impatto per ottenere
risultati efficaci contro le criticit?, non basta stanziare
risorse”.
ACON/RCM
221116 LUG 25