
(AGENPARL) – Tue 15 July 2025 Nota di Filipponi (Pd): “Il riequilibrio dei territori provinciali è un
tema di cui si parla da decenni. Serve riattivare un dibattito tra le
città”
(Acs) Perugia, 15 luglio 2025 – “Il tema del riequilibrio dei territori
provinciali, in Umbria, è un tema di cui si parla da decenni. Ora è
necessario riprendere un percorso di riforme istituzionali nella nostra
regione”. È quanto dichiara il consigliere regionale del PD Francesco
Filipponi.
“Già nel 1997 – spiega Filipponi – fu presentata una mozione in
consiglio provinciale dai gruppi del centrosinistra. Successivamente, con il
tentativo di riformare le Province e di adeguarle sui 400.000 abitanti si
aprì in Umbria e nel Consiglio dell’autonomia locali un dibattito, che
portò a un’ipotesi di riforma, la quale ovviamente necessitava del
consenso delle popolazioni interessate, allora come oggi. Quel dibattito era
molto importante perché su quella scala dimensionale avrebbe dovuto sorgere
una riforma, anche di molte istituzioni, dalle Camere di commercio alle
Prefetture, alle Questure e così via, con nuove dimensioni, ma nel rispetto
delle necessità dei territori. Quella mancata riforma portò anche con sé
il fallimento del dibattito regionale e del tentativo di riforma
istituzionale in Umbria. Qualcosa fu poi fatto successivamente in Umbria, con
la riforma sanitaria e la riforma dell’Arpa, le quali hanno assunto livelli
dimensionali congrui con quello che dovrebbe essere un tessuto istituzionale
regionale equilibrato”.
“Giova ricordare – prosegue Filipponi – che la discussione istituzionale
ebbe termine con la riforma Delrio e la trasformazione delle Province in enti
di secondo livello. Ora è necessario riprendere un percorso di riforme
istituzionali in Umbria e occorre farlo a 360°, scevri da ogni
strumentalità. Sono certo che sarebbe opportuno affrontare il tema del
riequilibrio delle Province, insieme al nuovo assetto necessario dei servizi
pubblici locali. Per farlo tuttavia la strada è indicata dall’articolo 133
della Costituzione, che tratta del mutamento delle circoscrizioni provinciali
e l’istituzione di nuove Province, nell’ambito di una Regione. Il percorso va
fatto con legge della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, dopo aver sentito
la stessa Regione. Fondamentale in tal senso sarebbe il rapporto
imprescindibile con la città di Spoleto. Nel corso del tempo ci sono stati
diversi tentativi di riforme istituzionali a livello nazionale su questo
tema. Anche nella passata legislatura regionale i consiglieri di
centrosinistra, riproposero il tema inascoltati. Occorre quindi un cambio di
passo e di strategie. Sarebbe utile intanto che i Consigli comunali di
Spoleto e Terni, magari previa discussione aperta nelle società ternana e
spoletina con le parti sociali e i cittadini, possano aprire la strada ad un
tentativo che nasca dal basso. Sono e siamo sempre disponibili al confronto
in merito, ma non può essere un dibattito tra pochi”.
“Questi processi – conclude Filipponi- devono essere accompagnati, per ciò
che concerne il riequilibrio territoriale delle Province ed il riassetto
regionale dei servizi pubblici, da leggi regionali idonee ed adeguate. Serve
quindi riattivare un dibattito tra le città. La Regione rimane attenta nel
valutare la fattibilità di un percorso, che veda dialogare le istituzioni
locali”. RED/dmb
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80505