
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha escluso l’esistenza di una crisi nella coalizione di governo tra CDU/CSU e SPD, malgrado le tensioni esplose in seguito al mancato accordo sull’elezione dei giudici della Corte Costituzionale Federale.
“Venerdì le cose non sono andate bene, ma questa non è una crisi. Non è una crisi della democrazia, né una crisi di governo”, ha dichiarato Merz in un’intervista all’emittente ARD. “Non siamo riusciti a eleggere tre giudici al primo turno. È spiacevole, ma non ci abbatterà. Le opinioni possono divergere e questo talvolta emerge solo all’ultimo momento.”
Stop storico alla nomina dei giudici
L’11 luglio, per la prima volta in 76 anni, il Bundestag ha interrotto la procedura di nomina dei giudici della Corte Costituzionale. Il motivo? L’opposizione del blocco CDU/CSU alla candidata socialdemocratica Frauke Brosius-Gersdorf, accusata di plagio nella sua tesi di dottorato.
La votazione per tutti e tre i candidati è stata sospesa, la seduta del Parlamento è stata interrotta, e l’intero processo è stato rinviato all’autunno.
Secondo Merz, l’insoddisfazione interna era prevedibile e si sarebbe potuta gestire con maggiore anticipo.
Steinmeier: “Autolesionismo politico”
Il presidente federale Frank-Walter Steinmeier, intervenendo al canale ZDF, ha criticato le divisioni nella coalizione, parlando di “autolesionismo” da parte del governo.
Steinmeier ha chiesto una decisione rapida per uscire dall’impasse sulla nomina dei giudici costituzionali, sottolineando l’importanza della stabilità istituzionale.