
(AGENPARL) – Thu 10 July 2025 Rinaturalizzazione dei suoli degradati, 10 milioni ai Comuni della Toscana
Approvato il decreto
Oltre 10 milioni di euro dalla Regione per sostenere i Comuni nella
rinaturalizzazione dei suoli degradati in ambito urbano e periurbano.
Destinati soprattutto ai territori più fragili con aree che risultino
degradate a causa di impermeabilizzazione, compattazione, erosione, perdita
di fertilità. La Regione Toscana ha approvato il decreto che dà il via
alla manifestazione di interessi “Fondo per il contrasto al consumo di
suolo” in attuazione delle disposizioni contenute nel decreto del
ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica n. 2 del 2 gennaio
2025, pubblicato il 12 febbraio 2025.
L’avviso prevede contributi per la realizzazione di interventi attraverso
azioni come la de-impermeabilizzazione e ripristino della fertilità dei
suoli e la piantumazione di alberi e arbusti, il recupero delle acque
meteoriche per l’irrigazione, ecc. Il Fondodispone di una dotazione
crescente tra il 2023 e il 2027 e alla Regione Toscana sono assegnati
“Con l’approvazione dell’avviso pubblico – ha detto l’assessora
all’ambiente e protezione civile Monia Monni -, mettiamo a disposizione
oltre 10 milioni di euro per sostenere i Comuni nella rinaturalizzazione
dei suoli degradati in ambito urbano e periurbano. Una misura concreta per
promuovere città più vivibili, più verdi e più resilienti, in linea con
gli obiettivi europei di consumo di suolo netto zero entro il 2050. È un
bando rivolto in particolare ai territori colpiti da eventi alluvionali o
caratterizzati da alta tensione abitativa – ha continuato Monni-, perché
è proprio dove si sommano fragilità ambientali e sociali che occorre
agire con più decisione. Vogliamo sostenere progetti capaci di ridurre il
rischio idrogeologico, migliorare la qualità dell’aria, contrastare le
isole di calore e restituire spazi pubblici di qualità alle comunità. La
sfida contro il consumo di suolo si gioca nei luoghi concreti della vita
quotidiana: parchi, piazze, aree dismesse, quartieri fragili. Questo bando
offre agli enti locali uno strumento in più per affrontarla con serietà e
visione”.
L’iniziativa mira infattti ad aumentare gli spazi verdi in città,
riattivare i servizi ecosistemici compromessi dal degrado, migliorare il
microclima urbano e la qualità della vita dei cittadini. Particolare
attenzione sarà data agli interventi localizzati in aree centrali o
immediatamente prossime al perimetro urbano, per massimizzare i benefici
diretti sulla popolazione residente.
“Questo bando – ha detto l’assessore all’urbanistica e governo del
territorio Stefano Baccelli – si inserisce pienamente nelle strategie
regionali delineate nel Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR)
2025, nel Progetto regionale 9 “Governo del territorio e paesaggio” e
nel Progetto regionale 22 “Rigenerazione e riqualificazione urbana”,
con l’obiettivo di ridurre il consumo di suolo, valorizzare il paesaggio e
promuovere un modello di sviluppo urbano sostenibile. Con questo percorso –
ha aggiunto Baccelli – confermiamo il nostro impegno nel contrastare il
degrado del suolo e nell’accompagnare gli enti locali verso un uso
consapevole e resiliente del territorio, nel rispetto delle generazioni
presenti e future”.
La giunta, lo ricordiamo, nell’aprile 2025, ha approvato gli indirizzi per
la presentazione di proposte di intervento da parte degli Enti locali
interessati, prioritariamente quelli colpiti da eventi alluvionali o
ricompresi tra i comuni ad alta tensione abitativa. La stessa delibera ha
definito le modalità di attuazione, demandando la gestione operativa alla
competente Direzione Urbanistica e Sostenibilità. Il ministero
dell’ambiente, di concerto con le Regioni e le Autorità di bacino
distrettuali, ha inoltre condiviso appositi documenti tecnici (“Criteri
generali per le attività istruttorie” e relativi allegati), che
definiscono puntualmente le fasi procedurali e i criteri di valutazione
delle proposte, a garanzia di una selezione trasparente, efficace e
coerente con gli obiettivi ambientali. Tali criteri prevedono, tra l’altro,
il riconoscimento di punteggi di priorità in base alla coerenza con la
pianificazione urbanistica locale, alla presenza di cofinanziamenti, alla
previsione di aree verdi e alla capacità dell’intervento di contribuire
alla mitigazione del rischio idrogeologico.
Con l’approvazione dei criteri regionali e sulla base della collaborazione
con le tre Autorità di Bacino competenti sul territorio toscano, la
Regione è ora pronta ad avviare la raccolta delle manifestazioni di
interesse da parte dei Comuni
I Comuni interessati possono presentare le proprie proposte progettuali
entro 60 giorni dall’uscita dell’avviso sul BURT (prevista per il 16
luglio), utilizzando la modulistica disponibile sul sito della Regione
Toscana.
Le proposte saranno valutate sulla base di criteri di ammissibilità,
compatibilità e significatività ambientale.
Per ulteriori informazioni
vedihttps://phplist.servizi.tix.it/rt-ToscanaNotizie/lt.php?tid=49e2g4iGigqFnruCxrVUmYKL48+NGo6Zo4DtqX6XHX7ReaX0w/C9Pbjfeig/QH/E