
(AGENPARL) – Wed 09 July 2025 Buonasera, su richiesta degli interessati si inoltrano una foto e le dichiarazioni rese questa mattina in conferenza stampa dai consiglieri di opposizione relativa alla realizzazione del metanodotto Snam.
Buon lavoro
Consigliere Lorenzo Rotellini AVS
Metanodotto SNAM: la maggioranza a guida Biondi getta la maschera
Dopo anni di ambiguità e silenzi, la verità viene finalmente a galla: la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Pierluigi Biondi ha ufficialmente gettato la maschera, schierandosi apertamente a favore del metanodotto SNAM. Un’opera contestata da anni per l’impatto devastante che avrebbe sul nostro territorio, sia in termini ambientali che di sicurezza.
Nel 2018, appena eletto, il sindaco Biondi dichiarava la sua netta contrarietà al progetto SNAM, promettendo un “atto politico forte” in Consiglio comunale. Atto che non è mai arrivato. Solo nello scorso Consiglio, dopo sette anni, un ordine del giorno che esprimeva la contrarietà al metanodotto è stato finalmente portato in aula dell’opposizione. Ma Fratelli d’Italia ha deciso di non votarlo.
Per la prima volta in oltre vent’anni di opposizione al progetto, un partito – Fratelli d’Italia – ha espresso pubblicamente il proprio sostegno all’opera, tramite le dichiarazioni della consigliera Tiziana Del Beato. Una posizione condivisa dal sindaco stesso.
Ricordiamo che il metanodotto SNAM attraverserà aree ad alto rischio sismico senza che siano stati prodotti adeguati studi di sicurezza sismica. Un’opera che rischia di sventrare il nostro territorio, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini aquilani, passando per Paganica, San Gregorio, Collebrincioni, Aragno e Arischia.
Il sindaco che una volta si diceva contrario alle grandi opere imposte dalle multinazionali, oggi si schiera al loro fianco. Una svolta grave e pericolosa, che i cittadini devono conoscere.
Consigliere Paolo Romano L’Aquila Nuova
L’assenza di scrupoli e il tradimento nei confronti dei cittadini sono nel dna della destra, maestra nel ricompattarsi a testuggine su qualunque ordine del leader. Meloni approva il metanodotto, a L’Aquila Fratelli d’Italia si adegua e poco importa se sventra il territorio e se erano contrari solo qualche anno prima. Quello però che ci mostra debolezza è il mezzo con cui Biondi obbedisce a Meloni: aveva a disposizione il palco del Consiglio comunale per sposare il metanodotto SNAM, ma ha preferito una pagina di quotidiano per non lasciare tracce video, più difficili da gestire in seguito. Ha anche preferito indicare una consigliera di Fratelli d’Italia senza ruoli né deleghe per affidare la dichiarazione di voto favorevole in Consiglio comunale e il partito – per bocca del segretario provinciale o cittadino – questa volta non ha rafforzato la posizione del sindaco.
Sono tutti segnali chiarissimi di quanto sappiano sia percepita come infame l’approvazione al metanodotto. Oggi cercano di mitigare i danni con una comunicazione di basso profilo, sperando che domani arrivi in fretta e che la gente dimentichi: noi non lo permetteremo.
Consigliera Comunale Stefania Pezzopane PD
“Come le banderuole, solo per compiacere il governo il Comune asseconda il metanodotto SNAM un’opera costosa e superata. Che cozza con l’alto rischio sismico dei nostri territori. Doveva essere interrato nell’Adriatico ma lì si sono difesi e non lo hanno fatto fare e così la SNAM risparmia pure sui costi di realizzazione. Qui invece dove in questi 17 anni sia amministrazioni di destra che di centrosinistra hanno impedito la realizzazione del metanodotto, ora Biondi e la maggioranza di destra danno l’ok. Tradendo le promesse elettorali e gli impegni solenni a dire no. Succubi del governo Meloni. Noi continueremo a difendere la salute dei cittadini e la sicurezza del nostro territorio. “
Consigliera Simona Giannangeli L’Aquila Coraggiosa
L’elettrodotto Snam è un’opera anacronistica, dannosa ed inutile. Biondi è la sua maggioranza però ritengono che sia necessaria, nonostante saranno 8mpeugati fondi Pnnr, senza tener conto delle indicazioni della UE sull’investimento di risorse su progetti di decarbonizzazione e sulla ricerca di fonti di energia rinnovabili. Il sindaco ha dettato la linea alla sua maggioranza, ha negato le posizioni assunte in precedenza quando si era espresso contro l’opera ed ha piegato la testa al potere forte targato Snam.
Il territorio riceverà un’altra ferita che si tradurrà in devastazione di terre, abbattimento di alberi, distruzione di tartufi e di messa
in pericolo permanente le comunità di Paganica, San Gregorio, Aragno, Collebrincioni, Arischia e tanto altro territorio.
Un sindaco che non ascolta le comunità, che non ascolta i Comitati che da 17 anni lottano per difendere la sicurezza delle loro vite non è un sindaco.
Consigliere Alessandro Tomassoni Gruppo Misto
NO alle grandi opere calate dall’alto.
Ogni intervento che incide sul territorio, sull’ambiente e sulla vita delle comunità locali interessate, come nel caso del progetto SNAM, merita prima di ogni cosa ascolto, trasparenza e condivisione.
Cio perche’ questo tipo di operazioni non possono prescindere da un confronto serio con i territori, né essere decise senza un coinvolgimento reale di chi quelle terre le vive ogni giorno. E occorre valutarne attentamente le incidenze positive e l’impatto negativo, capire quali i veri vantaggi di interventi a dir poco invasivo.
Non è questione di ideologia, ma di metodo, di democrazia, di rispetto.
Sia d’esempio quanto accaduto giorni fa, sull’annosa querelle “ombrina mare”, che ha visto l’Abruzzo, e quindi il governo italiano, vincere l’arbitrato internazionale contro la società Rockhopper Exploration. Il tribunale ha annullato il risarcimento di 190 milioni di euro che l’Italia avrebbe dovuto pagare alla compagnia britannica per la mancata realizzazione del progetto che prevedeva l’estrazione di idrocarburi a soli 10 km dalla costa dei trabocchi.
Il consigliere Stefano Albano
Il centrodestra fa una capriola e cambia idea sul progetto Snam diventando favorevole
L’assessore Taranta sostiene che questa posizione è giustificata dal fatto che l’opera si farà ugualmente e dirsi contrari non serve a nulla. Tanto è vero che si dicono in pieno contatto con la Snam con cui, a loro dire, stanno ragionando di come fare quest’opera nel miglior interesse dei cittadini
Tuttavia, in regione la maggioranza di centrodestra è stata di altro avviso individuando forti criticità su questo opera votando una risoluzione unitaria insieme alle opposizioni, a tutela del territorio e soprattutto denunciando Snam come non disponibile a discutere con i territori e le loro rappresentanti istituzionali. Snam ha infatti disertato le commissioni regionali dedicate al tema
Per cui Snam, ignora la regione ma invece parla con comune dell’Aquila visto che Biondi e Taranta hanno un efficacissimo rapporto con loro.
Allora vogliamo sfidarli, Chiederemo la convocazione di una commissione o di una conferenza di capigruppo Con l’audizione di Snam affinché possano farci conoscere finalmente il tracciato definitivo che ancora non è nella disponibilità delle istituzioni locali. Siamo certi che di fronte alla grande autorevolezza di Biondi e taranta Snam verrà. Qualora non dovesse venire allora Sarebbe un problema molto grave perché significherebbe che l’amministrazione biondi non conta nulla e che non sta facendo gli interessi del territorio ma soltanto cercando di coprire le spalle al governo meloni
Emanuele Amadio Comitato No SNAM L’Aquila
Le dichiarazioni della consigliera Del Beato hanno tolto ogni ambiguità: Fratelli d’Italia, partito del Sindaco Pierluigi Biondi, è a favore del metanodotto Snam. L’invito da parte nostra, ora, è di spiegare alla cittadinanza il perché di questo cambiamento radicale di posizione. Negli anni passati infatti il partito e lo stesso Sindaco si dichiaravano contrari all’opera, promettendo azioni politiche forti a difesa del territorio. Ad oggi è totalmente legittimo un cambio di posizione, ma non possiamo accettare che avvenga tramite slogan di facciata e dichiarazioni superficiali: se Biondi e Fratelli d’Italia sono favorevoli lo dicano chiaramente alla cittadinanza, agli abitanti delle frazioni interessate, portando dati concreti che dimostrino la necessità della realizzazione del gasdotto.