
(AGENPARL) – Wed 09 July 2025 Le montagne abruzzesi si preparano ad animarsi per la Corsa degli Zingari 2025, la secolare manifestazione che incarna la profonda devozione e il coraggio della comunità di Pacentro, che si svolgerà il 6 e 7 settembre. Quest’anno, l’evento organizzato dall’Associazione Corsa degli Zingari, guidata da Giuseppe De Chellis, insieme alla Confraternita della Madonna di Loreto raggiunge un traguardo storico con la sua presentazione ufficiale presso la prestigiosa Sala Stampa della Camera dei Deputati a Roma. Tale riconoscimento istituzionale ne evidenzia il valore e la rilevanza nazionale. “Essere stati invitati dall’Onorevole Ciocchetti alla Camera dei Deputati ci riempie di orgoglio e conferma l’importanza che la Corsa degli Zingari ha assunto nel panorama culturale e tradizionale italiano,” ha dichiarato con emozione il Presidente Giuseppe De Chellis. “Questa manifestazione, le cui radici affondano nel Medioevo, è un simbolo della nostra identità e della forza della nostra comunità.”
La presentazione, organizzata da A&G Global Events e moderata da Adriana Riccio, ha visto la partecipazione di figure di spicco: il Senatore Guido Quintino Liris, il Sindaco di Pacentro Giuseppe Silvestri, Leandro Ventura e Omerita Ranalli dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, e Fernando Frezzotti, autore del libro “La via degli Angeli – La traslazione delle pietre della Santa casa”.
Il Senatore Guido Quintino Liris in apertura ha rimarcato l’importanza della Corsa come patrimonio culturale da valorizzare a livello nazionale: “La Corsa degli Zingari di Pacentro è una tradizione unica. Ricordo ancora l’emozione che ho provato la prima volta che ho visto dal vivo lo sforzo che fanno i partecipanti. Come Istituzioni abbiamo il dovere di tutelare queste manifestazioni che rappresentano la ricchezza del nostro territorio e riescono a sopravvivere nei secoli nonostante la mancanza di infrastrutture idonee ad accogliere grandi flussi turistici”.
Il Sindaco Giuseppe Silvestri ha espresso l’orgoglio della comunità per la crescente visibilità ottenuta dalla manifestazione: “Mentre la nostra valle è colpita dallo spopolamento, la Corsa degli Zingari attira turisti e sostiene la crescita dell’economia locale per gran parte dell’anno. Per noi pacentrani rappresenta un patrimonio enorme. E di questo non posso che ringraziare De Chellis e il suo direttivo per l’entusiasmo che ci mettono e tutto quello che hanno fatto in questi anni”.
Omerita Ranalli e Leandro Ventura dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale hanno illustrato il progetto di inventariazione e catalogazione della Corsa, riconoscendone il valore inestimabile come patrimonio immateriale da preservare: “Siamo riusciti a riunire varie realtà in questo progetto: il Comune, la Sovraintendenza, alcuni circoli e gli stessi Pacentrani. Le schede di catalogo che stiamo realizzando, infatti, sono partecipative. Tutti possono dare un contributo per raccontare i vari momenti della manifestazione: dalla vestizione della Statua, alla Processione, passando poi per la Corsa degli Zingarelli, la Corsa degli Zingari e i festeggiamenti finali”.
La Corsa degli Zingari è una delle più antiche tradizioni ancora vive in Italia. Il suo nome deriva dal termine dialettale “zingaro”, che indica colui che cammina a piedi nudi. La prova è tanto semplice quanto affascinante e brutale: i partecipanti, rigorosamente scalzi, si lanciano dalla cima di un ripido costone roccioso, discendono fino al torrente Vella e, con i piedi lacerati da pietre e rovi, risalgono le vie del paese per raggiungere il Santuario della Madonna di Loreto. L’altare della Chiesa, con la sua porta aperta, rappresenta il traguardo finale. I corridori, stremati e spesso sanguinanti, ricevono le prime cure da un’équipe medica dedicata. Il vincitore si aggiudica un ambito “palio”, un taglio di stoffa di lana, riconoscimento che nel Medioevo simboleggiava un grande prestigio. Il trionfatore viene poi portato in spalla tra due ali di folla festante per le vie del borgo.