
“Occorre seguire percorsi condivisi e avere, al tempo stesso, grande capacità di ascolto: dei territori, degli amministratori locali, della base del partito. Non vi è dubbio che la “scaletta” scelta dal segretario regionale Emiliano Fossi sia quella corretta, politicamente inappuntabile: costruzione della coalizione più larga, programma e candidato presidente. Avendo svolto il ruolo di segretario provinciale del partito conosco bene queste dinamiche. Mi permetto di ricordare, però, che tutto ciò deve avere il requisito fondamentale della sincronia, perché un candidato governatore non è il notaio di una coalizione e del suo programma, ma un protagonista di tutto ciò, come ricordato a più riprese dallo stesso segretario Fossi. In questo contesto, auspico che alcune recenti dichiarazioni sul buon operato del presidente Giani, venute da esponenti autorevoli del partito, possano rientrare in questo concetto. Al tempo stesso, essendo il sottoscritto ogni giorno in contatto e stretto rapporto con cittadini, elettori, sindaci, mi permetto di suggerire maggiore chiarezza e compattezza sul tema della candidatura di Giani, che ha dato ampia prova di governare con politiche progressiste in piena sintonia coi temi centrali dell’iniziativa politica che la segretaria Schlein porta avanti per costruire l’alternativa. Non c’è nessuna motivazione ragionevole e politicamente sensata per mettere in discussione quella candidatura. Non si spiegherebbe, non si capirebbe”.
Così Mario Puppa, consigliere regionale PD, interviene sulle vicende legate alla ricandidatura del presidente Giani.
