
(AGENPARL) – Mon 07 July 2025 Direttore responsabile: Ida Gentile
ANNO 46 – N.149 Lunedì 7 luglio 2025
(AGENZIA UMBRIA NOTIZIE)
Ecoagr23
Zootecnia, dalla Regione Umbria nuove misure per tutelare
allevamenti, pascoli e territori montani. L’assessore Meloni:
“Impegno strategico per rafforzare il comparto”
(AUN) – Perugia, 7 luglio 2025 – “Abbiamo rimesso la zootecnia al
centro. Finalmente, da quest’anno, grazie alla programmazione
2023-2027, la zootecnia umbra è pienamente operativa. Stiamo
infatti lavorando per recuperare il ritardo accumulato nel passato
e allinearci alle altre regioni, garantendo nuove risposte
concrete alle aziende del settore”. Lo afferma l’assessore
regionale all’Agricoltura Simona Meloni, annunciando una serie di
interventi che la Regione Umbria ha messo in campo a sostegno
dell’allevamento e delle aree interne. Ecco gli interventi
previsti.
Misura Vacca-Vitello: un premio più alto e strutturato. Tra le
novità più significative c’è lo sblocco definitivo della Linea
vacca-vitello, una misura di benessere animale dedicata alle
aziende che praticano l’allevamento estensivo con conduzione della
madre fino allo svezzamento del vitello. Reintrodotta con la
programmazione attuale, la misura – denominata SRA30 – riconosce
un premio a capo più che raddoppiato rispetto alla vecchia
programmazione e sarà pienamente a regime entro quest’anno.
Sostegno all’acquisto di riproduttori. “Per il 2026 – spiega
l’assessore Meloni – stiamo lavorando per recuperare ulteriori
risorse da destinare al cofinanziamento per l’acquisto di capi
riproduttori maschi iscritti al libro genealogico. Una misura
strategica per migliorare la qualità genetica degli allevamenti,
rafforzare la competitività delle aziende umbre, allineare la
nostra regione al resto d’Italia e dare le stesse possibilità a
quegli allevatori che vivono nelle terre di confine”.
Tutela dei pascoli e lotta alla speculazione. La Regione Umbria ha
inoltre scelto di aderire, senza modifiche, agli standard
nazionali di ammissibilità per i pascoli che prevedono un carico
minimo di bestiame, evitando così distorsioni speculative e
tutelando chi utilizza il pascolo in modo autentico e
responsabile. Allo stesso tempo, è stata valorizzata la pratica
del pascolamento in superfici boscate o semiboscate, riconosciuta
come utile al mantenimento dell’equilibrio ecologico, alla
riduzione del rischio abbandono e al presidio delle aree interne e
montane. “Abbiamo recuperato oltre 6.000 ettari di superficie
esclusi in un primo momento da AGEA – aggiunge Meloni –