
Il nuovo Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha lanciato un drammatico allarme: un attacco coordinato tra Cina e Russia potrebbe scatenare la Terza Guerra Mondiale, con conseguenze apocalittiche per l’intero pianeta. In un’intervista rilasciata al New York Times, l’ex premier olandese ha delineato uno scenario in cui Xi Jinping invade Taiwan, mentre Vladimir Putin lancia un’offensiva sui confini orientali della NATO, colpendo in particolare le repubbliche baltiche: Estonia, Lettonia e Lituania.
“La forza combinata di questa interruzione farà saltare il coperchio dell’inferno e spingerà il mondo sull’orlo dell’Armageddon”, ha dichiarato Rutte.
Secondo la sua analisi, la Cina comunista e la Russia di Putin sarebbero coordinate in una strategia di destabilizzazione simultanea: Pechino aprirebbe il fronte asiatico, contando su Mosca per “tenere occupata l’Europa” attaccando il territorio della NATO. L’obiettivo: sfruttare la frammentazione dell’Occidente per ottenere vittorie strategiche decisive.
“Non siamo ingenui. Se Xi Jinping dovesse attaccare Taiwan, chiamerebbe prima Vladimir Putin per dirgli: ‘Li tengo occupati in Asia, tu falli tremare in Europa’”, ha aggiunto Rutte.
Il capo della NATO ha lanciato un appello urgente ai Paesi membri affinché rafforzino immediatamente le spese militari, raddoppiando gli sforzi in materia di difesa e cooperazione tecnologica, anche con i partner dell’Indo-Pacifico. Secondo Rutte, le democrazie occidentali devono prepararsi a una guerra globale per la sopravvivenza dei valori democratici.
Rutte ha anche fatto eco ad alcune politiche sostenute da Donald Trump, sottolineando la necessità di un asse transpacifico per rafforzare le industrie della difesa occidentali: “Abbiamo bisogno di sinergie concrete tra la NATO e l’Indo-Pacifico”, ha detto, “soprattutto a fronte del riarmo accelerato del Cremlino”.
Le dichiarazioni hanno suscitato reazioni immediate da Mosca. Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale figura chiave nel Consiglio di Sicurezza, ha ironizzato su X:
“Rutte ha chiaramente fatto incetta di troppi funghi allucinogeni, come solo gli olandesi sanno fare.”
Il tutto avviene mentre la guerra in Ucraina continua, e Putin, secondo quanto riportato dalla stampa americana, avrebbe rifiutato qualsiasi ipotesi di tregua durante una telefonata con Donald Trump. Il presidente russo avrebbe confermato la sua intenzione di proseguire “senza compromessi” l’aggressione ai territori ucraini.
Con la tensione globale in crescita e la leadership occidentale in stato di allerta, le parole di Rutte sembrano segnare un nuovo livello di gravità nel confronto geopolitico tra potenze nucleari.