
(AGENPARL) – Fri 04 July 2025 ALLEGATO
Una persona colpita da una grave cerebrolesione acquisita richiede percorsi clinico-assistenziali
dedica e competenze tecnico-professionali altamente specializzate, in grado di operare in
coordinamento stre o durante tu e le fasi del percorso. Dopo la fase acuta in rianimazione, o dopo
un intervento neurochirurgico, è necessario procedere rapidamente ad una fase riabilita va di
stabilizzazione, condo a nel contesto di sei pos le o semintensivi colloca nel reparto di
semintensiva riabilita va dell’Ospedale Maggiore, anch’essa facente parte dell’Unità Opera va di
Neuroriabilitazione dire o dalla do .ssa Elisabe a Magni.
Successivamente alla stabilizzazione, il paziente continua il suo percorso riabilitativo presso la Casa
dei Risvegli “Luca De Nigris”. In questo tipo di contesto, la riabilitazione richiede tempi più lunghi,
aree più vicine al funzionamento di un domicilio ed un elevato livello di collaborazione fra
professionisti e familiari. È proprio questo uno degli aspetti più innovativi della Casa dei Risvegli,
nella quale l’intervento riabilitativo è rivolto al paziente, ma anche alla sua famiglia, attraverso un
percorso di sostegno e di apprendimento, in modo da affrontare consapevolmente, sia sul piano
tecnico che su quello emotivo, i diversi momenti di un cammino complesso e articolato il cui
traguardo è il rientro a casa.
La Casa dei Risvegli è inserita nel Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per le Gravi
Cerebrolesioni Acquisite (Pdta GraCer) dell’area metropolitana di Bologna, di cui il dottor Fabio La
Porta (Struttura Complessa di Neuroriabilitazione) e la dottoressa Chiara Manzoni (Uass RenoLavino-Samoggia) sono, rispettivamente, responsabili clinico ed assistenziale. È uno dei principali
snodi del modello “coma-to-community” del percorso. Il Pdta mette in rete i reparti di terapia
intensiva e neurochirurgia, le unità riabilitative ad alta specializzazione e le strutture territoriali,
assicurando continuità assistenziale al paziente e alla sua famiglia, dal momento dell’evento acuto
fino al reinserimento sociale.
Collaborano al Pdta GraCer, oltre all’Azienda Usl di Bologna, anche il Montecatone Rehabilitation
Hospital, l’Ospedale Privato Santa Viola, le strutture residenziali Virginia Grandi di San Pietro in
Casale (Cariai) e Cardinal Lercaro (Asp Città di Bologna), le commissioni per le gravi disabilità (UVM
GRAD) presenti nei sei Distretti della Azienda Usl di Bologna e l’Associazione onlus “Gli Amici di
Luca”.
Nel 2024, il Pdta GraCer si è fa o carico dei bisogni di salute di 200 nuove persone con grave
cerebrolesione acquisita da causa trauma ca, vascolare e anossica. Di queste, circa il 70% entra in
coma e per una su cinque di esse si apre un percorso complesso, che si snoda a raverso una fase
acuta, una successiva fase riabilita va ospedaliera seguita da una fase territoriale. Nella provincia
di Bologna, a ualmente, circa 160 persone si trovano in stato vegeta vo o di coscienza minima.
La Casa dei Risvegli dispone di 10 posti letto riservati a persone tra i 16 e i 70 anni che, pur stabili
da un punto di vista clinico, presentano gravi disabilità cognitive e motorie e un recupero assente
o lento della coscienza. Nel 2024 sono stati dimessi dalla Casa dei Risvegli 34 pazienti, con quadri
clinici prevalentemente di origine traumatica o vascolare.
Un elemento distintivo della Casa dei Risvegli è la sua organizzazione ambientale e assistenziale
centrata sul coinvolgimento attivo del caregiver: le stanze di degenza sono concepite come moduli
abitativi, in cui il familiare può vivere accanto alla persona assistita 24 ore su 24, partecipando alla
gestione quotidiana. Questo approccio facilita una formazione sul campo, rendendo il caregiver
parte integrante del percorso riabilitativo. L’équipe della Casa dei Risvegli è multidisciplinare e
integrata, composta da personale sanitario dell’Ausl e da operatori messi a disposizione dalla
Fondazione, secondo un modello assistenziale misto. Le attività includono interventi sanitari e
riabilitativi, ma anche percorsi educativi, relazionali ed espressivi, in spazi dedicati come la stanza
multisensoriale e le aree ludico-artistiche.
Nel contesto della gestione clinica, la Casa dei Risvegli collabora attivamente con l’Unità operativa
di Neurochirurgia dell’Irccs Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna nella gestione diagnostica
e terapeutica di quadri neurochirurgici complessi, come quelli dei pazienti con craniectomia
decompressiva o idrocefalo secondario.
La progettazione riabilitativa individuale mira a massimizzare il recupero e a preparare la
transizione verso il domicilio, ottimizzando le risorse e promuovendo la massima autonomia
possibile. Anche dopo la dimissione, il legame con la Casa dei Risvegli prosegue attraverso progetti
post-ricovero orientati alla cittadinanza attiva, all’espressività e alla qualità della vita.
Tra questi:
Progetto Sport (attività fisica adattata)
Musicoterapia di gruppo
Progetto Corallo (laboratori per persone con disabilità acquisita)
Il Teatro dei Risvegli (laboratorio espressivo e teatrale)
Progetto Circolo del Sorriso (gruppi di socializzazione e mutuo sostegno)
Sul versante della ricerca l’impegno della Casa dei Risvegli è tes moniato dai numerosi proge
nazionali ed internazionali nel campo delle gravi cerebro-lesioni, oltre che dalle collaborazioni ormai
consolidate con l’Irccs Isnb e altri centri di ricerca italiani ed europei.
Tra le ricerche più recen si annovera lo studio “Window On the Brain” (Una finestra sul cervello),
un innova vo proge o finanziato dal Pnrr volto a studiare le cara eris che del cervello di pazien
in disordine di coscienza mediante esami ecografici tecnologicamente molto avanza . Si ri ene che
in questo modo sarà possibile iden ficare precocemente i pazien in stato di vigilanza non
responsiva con un potenziale di evoluzione verso i livelli più al di coscienza. Lo studio prevede anche
di poter u lizzare un’avanzata tecnologia ad ultrasuoni (Low-Intensity Focused Ultrasound) per
modulare il funzionamento delle re neurali cerebrali a raverso la s molazione del talamo, una
zona profonda del cervello estremamente importante per la generazione dello stato di coscienza.
L’abridged evalutation report del 2015, che contiene le raccomandazioni del Consiglio d’Europa per
promuovere i diritti e la piena partecipazione delle persone con disabilità, ha individuato la Casa dei
Risvegli tra le best practice nell’ambito della disabilità e della riabilitazione per il suo modello
innovativo di riabilitazione centrata sulla persona e sulla relazione.
I numeri
Data di inaugurazione: 7 o obre 2004
Assis ogni anno: nel contesto del PDTA GraCer circa 200 nuovi casi di grave
cerebrolesione acquisita
Percentuale di pazien che entrano in coma: circa il 70%
Pazien che seguono un percorso complesso: 1 su 5
Pos le o semintensivi: 6 pos le o nel reparto di semintensiva riabilita va dell’Ospedale
Maggiore
Pazien accol ogni anno alla Casa dei Risvegli: in media 34 persone
Totale delle persone che hanno usufruito della Casa dei Risvegli: oltre 600 persone
Persone in stato vegeta vo o di coscienza minima nella provincia di Bologna: circa 160
persone
Centri per le gravissime disabilità: 3 centri
Pos le o per le gravissime disabilità: 39 pos le o