
(AGENPARL) – Tue 01 July 2025 (ACON) Trieste, 1 lug – “Abbiamo votato contro una mozione che
rappresenta l’epilogo di una crisi grottesca”. Lo evidenzia, in
una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle), specificando che “questa mozione in quanto
tale ? stata utile solo per superare la crisi di maggioranza,
legata a beghe che attengono a tornaconti personali”.
“Con questa votazione – aggiunge l’esponente pentastellata –
viene sancito in maniera granitica che questa maggioranza ?
litigiosa, al punto da aver bisogno che il suo presidente faccia
da arbitro e sia garante degli equilibri. Inoltre, il documento
sancisce anche che la sanit? del Friuli Venezia Giulia e il suo
assessore non c’entrano niente, bench? il comparto della salute
sia al centro di continue frizioni, mentre i servizi per le
cittadine e i cittadini della nostra regione sono sempre pi?
inefficienti e inefficaci”.
“Non ci ? piaciuto neppure il passaggio sulla legge elettorale,
soprattutto nella formulazione che comporta lo svilimento di
consiglieri legittimamente eletti. Intervenire sulla legge
elettorale – precisa Capozzi – per ridurre la rappresentanza alle
minoranze, infatti, significa intervenire per ridurre le stesse
regole democratiche, alterando cos? il principio dei pesi e dei
contrappesi, essenziale per garantire un equilibrio
istituzionale. Ambito in cui ogni potere ha la capacit? di
limitare o controllare gli altri, evitando il rischio che uno di
essi diventi troppo preponderante”.
“Riguardo il terzo mandato – sottolinea la rappresentante del M5S
– si continua a dire che si tratta di una nostra ossessione.
Tuttavia, al di l? di chi sia realmente vittima di un’ossessione,
ci pare che al tema sia stata invece messa una pietra sopra con
la bocciatura dell’emendamento presentato al Senato, dove il muro
eretto da Forza Italia non ha presentato cedimenti. A meno che
non si voglia tirare fuori il solito argomento della specialit?,
estratto dal cilindro quando pi? fa comodo, giacch? su temi come
il fine vita in conclusione non siamo abbastanza speciali per
intervenire”.
“Ora ci auguriamo che, piuttosto che pensare a fantomatiche
crisi, si pensi – conclude Capozzi – a una sanit? che desta
grande preoccupazione, alle crisi industriali diffuse che
rischiano di creare molti ulteriori problemi e alle ancora troppo
numerose famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese.
Quanto meno, attraverso questo grottesco passaggio, si ? messo
fine a finte dimissioni e a una consegna di deleghe mai avvenuta,
pervenendo a una mozione che si limita ad aggiornare il programma
presentato nel 2023”.
ACON/COM/fa
011628 LUG 25