
(AGENPARL) – Mon 30 June 2025 “BIFBA – ANNI IN TASCA”
PRESENTATO IL PRIMO FESTIVAL DELLE ARTI PER BAMBINI
E ADOLESCENTI IN PROGRAMMA DAL 12 AL 15 NOVEMBRE
A CURA DE I BAMBINI DI TRUFFAUT
Si terrà dal 12 al 15 novembre il “Bari International Fest Bambin*&Adolescenti BIFBA – Anni in tasca” e sarà dedicato a quattro forme d’arte: il teatro, la danza, il cinema e la letteratura con relativi workshop. Si tratta del primo festival delle arti, interamente dedicato alle bambine, ai bambini e agli adolescenti, un progetto coltivato da decenni dalla cooperativa sociale I bambini di Truffaut, che delle bambine, dei bambini e degli adolescenti si occupa da sempre, dalla loro cura e riabilitazione socio-culturale alla formazione.
Il BIFBA sarà realizzato dai soci della cooperativa sociale I bambini di Truffaut con la collaborazione della Regione Puglia, del Comune di Bari, di Puglia Culture, dell’Ufficio Scolastico Regionale, di Apulia Film Commission e dell’ITSS Tommaso Fiore di Modugno, con l’idea, di anno in anno, di aggiungere almeno una forma d’arte in ogni edizione futura. Bari è stata scelta come location principale del festival, una città molto cresciuta negli ultimi anni pronta ad accogliere un’iniziativa che non avrebbe eguali nel Sud Italia.
I dettagli della rassegna, che coinvolgerà le scuole dell’area metropolitana di Bari, sono stati illustrati nel pomeriggio dall’assessora comunale alle Culture Paola Romano, dalla dirigente della sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni culturali della Regione Puglia Anna Maria Candela, dal direttore di Puglia Culture Sante Levante, dalla direttrice dell’ITSS Tommaso Fiore di Modugno Sara Giannetto e dal direttore artistico del festival Giancarlo Visitilli.
“Avevo in mente dalla scorsa amministrazione un festival delle arti interamente dedicato a bambini e adolescenti, capace di renderli spettatori e protagonisti al tempo stesso, e per questo l’idea mi è piaciuta sin da subito – ha dichiarato Paola Romano -. Desidero ringraziare Giancarlo Visitilli e I bambini di Truffaut che hanno prima sognato e poi portato a compimento un percorso educativo così ricco di ospiti e appuntamenti, tagliato su misura dei minori. Credo che mai come oggi, in un tempo scandito da conflitti, violenze, incertezza e da una condizione di isolamento crescente dei nostri ragazzi, sia utile e necessaria una manifestazione culturale centrata sul concetto di bellezza e desiderio, in grado di proiettare questa generazione ben oltre ciò che risulta visibile. Grazie a questa rassegna proveremo a dare voce alle giovani e giovanissime generazioni attraverso le arti, convinti che sia importante dare loro spazio e fiducia in un mondo gerontocratico.”
“Non esistono festival delle arti pensati ad hoc per un pubblico di bambini e adolescenti (quello “di domani”), che dovrebbe vedere qualsiasi iniziativa di carattere sociale, culturale, politica coinvolgerli – ha spiegato Giancarlo Visitilli -. Tale pubblico va educato alla bellezza, questa è l’unica possibilità concreta, data a noi adulti ed educatori, per sconfiggere le tante problematiche che oggi sono diventate urgenti, anche di carattere sociale, a casa, a scuola e in ogni altro luogo dove si cerca di fare educazione”.
“BIFBA rappresenta per tutti noi una proposta culturale esemplare rispetto agli sforzi di promuovere su tutto il territorio regionale iniziative e progetti stabili capaci di arricchire l’offerta culturale con produzioni, contenuti e percorsi che abbiano anche una ricaduta sociale nelle comunità di riferimento, in termini di inclusione, educazione, sensibilizzazione, integrazione socioculturale – ha proseguito Anna Maria Candela -. Lo chiamiamo welfare culturale, è contaminazione di linguaggi artistici, attenzione alla scelta dei temi, coinvolgimento dei ragazzi e degli adulti non solo come pubblico destinatario ma come protagonisti di un processo di crescita collettiva, proposta generativa per le comunità di riferimento. È su questa sfida che Regione Puglia, insieme a PugliaCulture, investe risorse significative dei Fondi di Coesione in questo quinquennio, e partire con BIFBA è un privilegio”.
“BIFBA è una sfida culturale che ci riempie d’orgoglio – è il commento di Paolo Ponzio, presidente Puglia Culture -. Non si tratta solo di un festival, ma di un’azione politica e sociale che affida alle arti il compito di educare, ispirare e formare le nuove generazioni. La Puglia si fa pioniera di un progetto che mette al centro le bambine, i bambini e gli adolescenti, restituendo loro il ruolo di protagonisti nella fruizione culturale. Sostenere questa iniziativa significa investire sul futuro e ribadire che la bellezza è uno strumento fondamentale di crescita e riscatto, soprattutto in tempi difficili come questi. Bari e la Puglia sono pronte ad accogliere questo festival con tutto il loro calore e la loro energia”.
“Da tempo riflettiamo su quanto sia urgente ripensare il rapporto tra infanzia, adolescenza e arti performative – ha concluso Sante Levante -. BIFBA rappresenta per noi un punto di svolta: un festival che non si limita a offrire spettacoli, ma costruisce un percorso educativo, partecipato e profondamente trasformativo. Il teatro, la danza, ma anche il cinema e la letteratura diventano strumenti per fare scuola, per dialogare, per accendere immaginazione e pensiero critico. È una programmazione che parla di desiderio, cura, inclusione, e che coinvolge attivamente gli studenti anche come co-autori dell’esperienza. Un progetto innovativo, necessario, che siamo orgogliosi di avere nella nostra programmazione”.La prima edizione avrà al centro il tema del “Desiderio”, nella consapevolezza che il tempo storico che viviamo è rabbuiato da guerre, violenze e problematiche specificamente legate alla vita dei più piccoli e dei più giovani. A dare il via alle quattro giornate del BIFBA sarà uno dei più noti e importanti filosofi contemporanei, oltre che insegnante liceale, Matteo Saudino, con una lezione dedicata proprio al desiderio.
La sezione dedicata alla letteratura sarà curata dal Premio Strega Mario Desiati, che svolgerà lezioni e laboratori appositi su poetesse e scrittrici che hanno raccontato attraverso le loro opere, in modo particolare, la Puglia.
Tra gli appuntamenti proposti (a ottobre sarà illustrato nel dettaglio il programma con tutti gli spettacoli, i workshop e i film in anteprima per la sezione cinema), spazio ad anteprime nazionali e regionali, e comunque a lavori mai presentati prima in città. Con un’attenzione particolare a opere realizzate da artisti con disabilità. Tra gli ospiti già confermati, Davide Iodice, regista e autore dello spettacolo “Pinocchio – che cos’è una persona?”, che ridefinisce la figura del celebre burattino come emblema di diversità, e l’autrice e performer premio Ubu, Chiara Bersani, con il suo “Sottobosco”, un progetto che tiene insieme le caratteristiche della sua ricerca artistica sul corpo politico e le pratiche volte ad allenarne la presenza e l’azione.
Bari, quindi, per quattro giornate accoglierà migliaia di studentesse e di studenti, provenienti da tutto il territorio dell’area metropolitana, puntando a coinvolgere anche quello regionale, per abitare spazi dove fare scuola: il Teatro Piccinni, il Teatro Kursaal Santalucia, il Multicinema Galleria, il Museo Civico e altri luoghi da definire. Qui le scolaresche incontreranno autori (registi, attori, attrici, danzatori, scrittrici e scrittori, ecc.) prima e dopo ogni spettacolo di teatro, danza, cinema, presentazioni di libri. All’interno della stessa organizzazione saranno coinvolti studentesse e studenti delle scuole superiori della città di Bari, che svolgeranno ore di PCTO nell’ambito della stessa manifestazione, ma è un modo per rendere questo festival uno spazio in cui i più giovani non siano solo fruitori.
L’idea è che le studentesse e gli studenti, di qualsiasi ordine e grado, facciano scuola durante la mattinata in questi luoghi di bellezza continuando, alla fine di ogni visione o partecipazione, a lavorare sui temi sviluppati dagli spettacoli o, in alcuni casi, partecipando, alcuni giorni prima, a laboratori connessi agli spettacoli cui assisteranno. Contemporaneamente, si è pensato di individuare anche degli spazi appositi nell’ambito dei workshop, in cui, con l’aiuto di educatori, artisti, video-maker, cartoonist, esperti di albi illustrati, le studentesse e gli studenti partecipino ad attività di produzione di cartoon, di cortometraggi, di scrittura e lettura.
Ufficio stampa per la cooperativa sociale I bambini di Truffaut