
(AGENPARL) – Wed 25 June 2025 SEPARAZIONE CARRIERE, M5S: GOVERNO SI OCCUPA DI RAVE PARTY E VARA LEGGE DI GELLI E BERLUSCONI
ROMA, 25 giu. – “Il governo nel proporre il Ddl sulla separazione delle carriere arriva a dire che l’obiettivo è quello di garantire maggiore efficienza alla giustizia. Oltre il danno la beffa: in questo testo non c’è una parola che riguardi l’efficienza. In effetti, quando un cittadino sente parlare di riforma della giustizia, si augura che si tratti di un tentativo per accelerare i processi e tutelare meglio le garanzie di chi si trovi ad avere a che fare con i procedimenti giudiziari. Ma qui non c’è nulla di quello che chiedono i cittadini”.
Lo ha detto il senatore M5S Orfeo Mazzella nella discussione generale sulla separazione delle carriere.
Il senatore pentastellato Luca Pirondini ha aggiunto: “non solo il governo non si occupa minimamente di efficienza e certezza della pena, ma addirittura lavora per ingolfare ancora di più la giustizia inventando reati e aumenti di pena a ripetizione, con buona pace del ministro Nordio che esordì dicendo che per rendere efficiente la giustizia bisogna ridurre i reati. E su cosa si è concentrato il governo nell’ingolfare il Codice penale? Lotta alla mafia? No. Infiltrazioni mafiose nelle istituzioni, come denuncia la Dia? Nemmeno. Corruzione? Men che meno. La priorità del governo è stata quella di combattere la celebre piaga dei rave party e poi le proteste pacifiche dei lavoratori sottopagati o licenziati. E per di più citano a sproposito Giovanni Falcone per spingere la separazione delle carriere. Lascino stare Falcone, questa è la riforma che volevano Licio Gelli e Silvio Berlusconi”.
“Per una volta – ha aggiunto il senatore M5S Roberto Cataldi – dobbiamo dare ragione al ministro Nordio: questo provvedimento è inemendabile, perché è impossibile correggere questo capolavoro dell’incompetenza, frutto di analfabetismo giuridico. Questo provvedimento si può solo mettere nel cestino dell’immondizia. Questo testo in un colpo solo indebolisce uno dei poteri dello Stato e cancella la cultura unitaria della giurisdizione, creando pubblici ministeri accusatori seriali ma assoggettabili al governo. E così Il Pm potrà prendere di mira solo i ragazzi dei rave party, gli studenti che protestano, i mendicanti, i carcerati che si lamentano delle condizioni disumane, i senza tetto che cercano un riparo. Mentre i colletti bianchi potranno dormire sonni tranquilli”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle