
(AGENPARL) – Wed 25 June 2025 Nato: Misiani (PD), con accordo al 5% più tasse e tagli a scuola e a sanità
“Più armi, meno sanità pubblica, meno scuola pubblica, più tasse: una vera
e propria stangata. Questo sarà il risultato dell’accordo imposto da Trump
alla NATO e avallato senza fiatare anche dal governo Meloni. Nel 2025,
prendendo per buona la riclassificazione delle spese militari annunciata da
Giorgetti, l’Italia spenderà per la difesa e la sicurezza il 2% del PIL,
cioè 45 miliardi di euro. In base all’accordo raggiunto oggi nel vertice
NATO dovremo aumentare la spesa entro il 2035 dal 2% al 5% del PIL. In
valore assoluto, secondo le stime dell’Osservatorio sulle spese militari
italiane, da 45 miliardi nel 2025 a 145 miliardi nel 2035, con un aumento a
regime di 100 miliardi di euro. Per trovare questi soldi senza aumentare
ulteriormente il debito pubblico, lo Stato dovrà tagliare la spesa
pubblica, a partire dalle voci più rilevanti (pensioni, sanità, istruzione,
investimenti, pubblico impiego) e aumentare le tasse. Per dare qualche
termine di paragone, l’aumento delle spese militari italiane derivante
dall’accordo NATO (100 miliardi) è pari a tre quarti della spesa sanitaria
(140 miliardi) ed è superiore alla spesa per istruzione (85 miliardi). Per
quanto riguarda le tasse, è un ammontare equivalente al triplo del gettito
IRAP e a cinque volte il gettito IMU. Per l’Italia, è un impegno del tutto
insostenibile. Per l’Europa, una scelta strategicamente sbagliata, che
aumenterà a dismisura i bilanci nazionali per la difesa senza alcun impegno
serio a rafforzare i progetti di collaborazione e integrazione militare a
livello europeo, con il rischio concreto di impiegare in modo inefficiente
e inefficace buona parte di queste risorse pubbliche. Il rafforzamento
della capacità di protezione militare europea passa da una strada
radicalmente diversa, quella di una difesa realmente comune. I leader dei
paesi europei della NATO – con la significativa eccezione del premier
socialista spagnolo Sanchez – hanno preferito compiacere il presidente
americano, assumendosi una pesantissima responsabilità nei confronti dei
loro cittadini”.
Così in una nota Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria
nazionale del PD.
Roma, 25 giugno 2025
Alla luce dei principi di cui al D.lgs. 196/03 e al Regolamento UE
2016/679 in materia di protezione dei dati personali, tutte le informazioni