
(AGENPARL) – Fri 13 June 2025 Interrogazione di Cristian Betti (capogruppo regionale Pd): “La gestione
preventiva del rischio idraulico, attraverso interventi ordinari e
programmati, è notevolmente meno onerosa rispetto a misure straordinarie da
attivare in caso di emergenza”
(Acs) Perugia, 13 giugno 2025 – “La Giunta regionale comunichi se è già
stata valutata una programmazione annuale di interventi strutturali per la
ripulitura, la manutenzione e la messa in sicurezza idraulica dell’alveo
dei torrenti Caina e Oscano, soprattutto nelle aree abitate e agricole, al
fine di garantire la prevenzione del rischio idrogeologico e la salvaguardia
del territorio”. Lo chiede, con una interrogazione all’Esecutivo di
Palazzo Donini, il capogruppo del Partito democratico all’Assemblea
legislativa dell’Umbria, Cristian Betti.
“In particolare il torrente Caina – ricorda il consigliere Dem – si estende
per circa 32,8 km attraverso i comuni di Umbertide, Magione, Corciano,
Perugia e Marsciano. Parallelamente, il torrente Oscano, affluente dello
stesso Caina, interessa un bacino di circa 23 km² tra il Monte Malbe e il
Monte Tezio, attraversando piccole frazioni come Capocavallo, Canneto e
Cenerente, oltre ad alcune zone industriali. Su ampi tratti del territorio
circostante la crescente urbanizzazione e l’intensificazione delle attività
agricole e zootecniche hanno portato a un aumento del carico inquinante in
entrambi i corsi d’acqua, generando anche molte preoccupazioni rispetto alla
sicurezza idrogeologica della zona”.
Cristian Betti sottolinea “l’importanza di un monitoraggio costante e di
interventi programmati. Attualmente, il regime idraulico del Caina è
irregolare e monitorato solo da un idrometro in località Monticelli, con
dati limitati ai livelli idrometrici. Questo non è sufficiente per garantire
una gestione efficace delle due risorse idriche. Sarebbe necessario dunque un
approccio più strutturato e proattivo, che preveda non solo la pulizia degli
alvei, ma anche una manutenzione regolare e mirata per entrambi i torrenti.
Bisogna ricordare che nel 2010, il torrente Caina esondò a Mantignana,
causando danni significativi a strutture produttive e abitazioni. Le
segnalazioni degli amministratori locali evidenziano che la situazione si sta
nuovamente deteriorando”.
“Tenuto conto che la gestione preventiva del rischio idraulico, attraverso
interventi ordinari e programmati, è notevolmente meno onerosa rispetto a
misure straordinarie da attivare in caso di emergenza e che eventi climatici
estremi, come bombe d’acqua e alluvioni, sono sempre più frequenti –
conclude il capogruppo Pd – ciò rappresenta una sfida che la Regione
dovrebbe affrontare con maggiore attenzione e impegno rispetto al passato”.
RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80363