
(AGENPARL) – Thu 12 June 2025 Istituzioni e terzo settore insieme per migliorare servizi socio-sanitari:
incontro a Firenze
Scritto da Massimo Orlandi, giovedì 12 giugno 2025
Istituzioni pubbliche e realtà del terzo settore che costruiscono insieme
le risposte ai bisogni espressi dai cittadini in settori importanti come i
servizi sociali e sanitari: è questo il senso di fondo della cosiddetta
“co-programmazione”, lanciata dalla riforma del terzo settore e che in
Toscana sta diventando una modalità operativa concreta come dimostra
l’incontro svoltosi questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati.
L’iniziativa odierna è servita a una restituzione e a una condivisione
dell’attività di tre laboratori zonali (Senese, Valdinievole, Livornese)
nei quali istituzioni e realtà del terzo settore hanno lavorato fianco a
fianco per il percorso di definizione del nuovo Piano Integrato della
Salute (PIS).
La programmazione in ambito socio-sanitario è stato quindi il terreno su
cui è sviluppata la mattinata di lavoro, voluta da Regione Toscana, Anci
Toscana, Cesvot (Centro servizi volontariato) e Forum del Terzo settore;
l’incontro, coordinato da Sara Nocentini, con la partecipazione di
rappresentanti istituzionali e associativi, di tecnici e dirigenti
regionali, ha permesso di fare il punto su come si stia rafforzando questo
strumento di governance partecipata.
“Questo appuntamento – ha detto l’assessora regionale alle politiche
sociali Serena Spinelli – ha fatto emergere riscontri importanti sulla
capacità di utilizzare lo strumento della co-programmazione. In tre ambiti
territoriali è divenuta una pratica per affrontare percorsi sociali e
sanitari: è il caso della casa di comunità per Siena, del percorso
infanzia-adolescenza per Livorno, delle attività di assistenza domiciliare
per la Val di Nievole. In queste attività svolte sperimentalmente, questo
strumento di amministrazione condivisa ha permesso di creare sinergie
virtuose tra istituzioni e terzo settore e ci ha dato elementi preziosi per
far sì che la co-programmazione diventi una modalità costante per
analizzare i bisogni che emergono nel territorio e costruire le risposte
adeguate in termini di spazi e servizi”.
“La co-programmazione – ha aggiunto – rappresenta una sfida e al contempo
una grande opportunità per le nostre comunità, nelle quali la costruzione
di soluzioni a problemi di interesse generale non è più competenza
esclusiva dell’autorità pubblica, in cui i servizi vengono soltanto
appaltati e affidati al terzo settore, per entrare in una prospettiva dove
sono programmati e progettati insieme. L’obiettivo è quello di mettere al
centro delle attività i bisogni della comunità, i diritti delle persone,
le loro aspirazioni. Una modalità che è importante portare anche
all’interno del nuovo Piano sanitario e sociale integrato, un atto di
programmazione regionale che guiderà i le scelte di salute pubblica dei
prossimi anni”.
“La co-programmazione – ha detto Enrico Sostegni, presidente della
Commissione sanità e politiche sociali del Consiglio regionale – è un
elemento essenziale dell’amministrazione condivisa. Un elemento complesso,
specie per la rete di relazioni che si devono mettere in atto soprattutto a