
(AGENPARL) – Wed 11 June 2025 Roma, 11 giugno 2025
INPS in rete per l’inclusione: un impegno concreto per le persone più fragili
Si è svolta oggi, a Palazzo Wedekind, la presentazione del progetto “INPS IN RETE PER L’INCLUSIONE”.
L’INPS, da sempre impegnato a garantire diritti e servizi a tutti i cittadini, ha avviato un percorso di ascolto e sostegno rivolto in particolare a chi si trova in condizioni di grave disagio sociale, economico, lavorativo e abitativo.
L’evento, moderato dal direttore centrale Comunicazione INPS, Diego De Felice, ha visto la partecipazione del direttore generale INPS, Valeria Vittimberga, il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Gaetano Manfredi, il vicedirettore della Caritas Italiana, Paolo Valente, l’amministratore delegato della Comunità di Sant’Egidio, Stefano Carmenati, il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Maria Gianluca Valastro, il direttore centrale Inclusione e sostegno alla famiglia e alla genitorialità INPS, Rocco Lauria. Le conclusioni sono state affidate al presidente INPS, Gabriele Fava.
Durante l’evento Manuela Zambataro, direttore regionale Marche INPS, e Silvio Di Gregorio, provveditore polizia penitenziaria regionale Emilia Romagna – Marche, hanno presentato il primo protocollo per favorire l’inclusione e l’integrazione sociale dei detenuti, mentre Lella De Mare, dirigente area Misure di inclusione sociale e contrasto alla povertà INPS, ha illustrato le caratteristiche del questionario “INPS IN RETE”.
Per Gabriele Fava “Inclusione non è uno slogan, ma la bussola che deve guidare ogni nostra scelta. Inclusione delle nuove generazioni, dei lavoratori – che costituiscono il cuore pulsante della missione INPS – delle donne, degli anziani, dei più fragili, ma soprattutto di chi vive ai margini. Pensiamo a quante persone non sanno neppure di avere diritto a servizi o prestazioni. Con questo progetto, che si è consolidato ulteriormente con il nuovo accordo quadro approvato dal Cda, attraverso la rete di associazioni e comuni, andiamo incontro a chi non sa a chi rivolgersi, a chi si è smarrito, ai più deboli, alle donne vittime di violenza, alle persone emarginate da reinserire nel lavoro. Un welfare davvero inclusivo è la spina dorsale di una società giusta, sostenibile, umana. E non è solo un dovere etico: è un investimento strategico per il futuro del Paese. Abbiamo davanti a noi una grande responsabilità: non lasciare indietro nessuno. Per farlo servono visione, coraggio, azione. Ma soprattutto serve un’alleanza forte tra istituzioni e società civile, fondata su fiducia, competenza e rispetto reciproco”.
Valeria Vittimberga ha sottolineato che “raggiungere le persone che di tecnologico hanno poco e possono sentirsi addirittura disorientate dalla grande offerta di prestazioni dell’INPS è stato da principio l’ambizioso obiettivo di questo progetto. Per risollevarsi a volte basta una mano tesa e l’Istituto ha storicamente una vocazione di ausilio anche verso le fasce più deboli della popolazione.
Insieme all’Anci, alla Caritas, alla Croce Rossa e alla Comunità di Sant’Egidio abbiamo costruito una catena di solidarietà che oggi appare particolarmente significativa per la situazione internazionale che espone sempre di più al rischio povertà. L’ultima frontiera di questo progetto mira a coinvolgere la popolazione carceraria in progetti di reinserimento nel mondo del lavoro.
Secondo Rocco Lauria “INPS in Rete è frutto di una visione che prende le mosse dalla realtà complessa di oggi, la capacità di leggere il contesto consente di sviluppare strategie diverse per risolvere le criticità: abbiamo deciso di offrire i servizi in una modalità diversa. Dal 2019, con il progetto “INPS per tutti”, l’Istituto ha creato una rete di “isole di accoglienza” gestite da partner del Terzo Settore e dai servizi sociali dei Comuni, per avvicinare le persone più vulnerabili ai servizi previdenziali e assistenziali cui hanno diritto.