
(AGENPARL) – Wed 11 June 2025 (ACON) Trieste, 11 giu – “Leggiamo stupiti il comunicato di
Fratelli d’Italia che si compiace del bonus taxi per donne
incinte e neo mamme, in cui vengono riportate dichiarazioni
quantomeno discutibili”. Questa la posizione netta presa in una
nota da Massimo Moretuzzo, capogruppo di Patto per l’Autonomia –
Civica Fvg, in merito alle dichiarazioni rilasciate oggi da
esponenti di Fratelli d’Italia sul bonus taxi.
“Innanzitutto – dichiara Moretuzzo – ribadisco tutte le
perplessit? espresse in occasione dell’approvazione da parte
della maggioranza della norma proposta da FdI sul bonus da 100
euro. Il costo amministrativo della gestione della pratica da
parte degli uffici comunali e regionali supera di gran lunga
l’importo del bonus, considerando le ore impiegate dagli uffici
pubblici per raccogliere le domande, gestirne l’istruttoria,
l’erogazione e completarne la rendicontazione. ? inoltre
imbarazzante l’affermazione degli esponenti di Fratelli d’Italia
per cui ‘a Trieste ? stata assegnata la quasi totalit? delle
risorse per la misura, 84 mila euro, avendo il capoluogo da solo
oltre il doppio delle licenze per i taxi rispetto a tutto il
resto della regione e perch? il Comune giuliano ha assessori
attenti che sono riusciti ad approfittare rapidamente della
misura'”.
“Siamo evidentemente davanti all’ennesima misura del Centrodestra
che si nasconde dietro le forme di una norma generale, ma che in
realt? ha dei beneficiari specifici in una logica di gestione del
potere orientata spregiudicatamente alla ricerca del consenso e
non del bene comune. Dalle parole di Fratelli d’Italia sembra che
gli assessori del Comune di Trieste siano quasi gli unici in
regione ad aver capito come e quando fare le domande: ? una cosa
normale?”, si chiede ancora il capogruppo di Opposizione.
“? normale che dei consiglieri regionali si rallegrino di una
anomalia come questa per cui una sola citt? si accaparra l’84%
delle risorse? I denari pubblici dovrebbero essere utilizzati in
modo efficiente ed efficace, non dispersi in centinaia di
contributi a pioggia che determinano costi amministrativi e
gestionali esorbitanti, o con provvedimenti che nulla hanno a che
fare con un progetto di mobilit? collettiva sostenibile, verso la
quale dovrebbero essere orientati i veri investimenti e le
strategie”, conclude Moretuzzo.
ACON/COM/fa
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