
(AGENPARL) – Wed 04 June 2025 *M5S: “Fonderie Pisano, depositata interrogazione alla Camera dei Deputati
e in Consiglio regionale”*
*Il Vicepresidente della Camera dei Deputati Sergio Costa e il Consigliere
regionale Michele Cammarano: “Chiediamo l’immediata sospensione delle
attività dell’impianto” *
“La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 6 maggio scorso
certifica in modo inequivocabile ciò che denunciamo da anni: le Fonderie
Pisano rappresentano un pericolo concreto per la salute dei cittadini della
Valle dell’Irno. Ora che anche i giudici di Strasburgo hanno accertato la
gravità della contaminazione e l’inerzia delle istituzioni, chiediamo
l’immediata sospensione delle attività dell’impianto e la revisione del
Decreto 85/2020, con il quale la Regione Campania ha rilasciato una nuova
Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) senza previa Valutazione di
Impatto Ambientale (VIA), consentendo alle Fonderie di proseguire le
attività per ulteriori dodici anni. È tempo che la Regione eserciti le sue
responsabilità: la salute pubblica viene prima di ogni altro interesse.
Serve subito un tavolo tecnico con Comune, ARPAC, ASL e associazioni per
concordare un piano di emergenza sanitario e ambientale. Non si può perdere
altro tempo”. Dichiara il presidente della Commissione Aree interne e
capogruppo del M5S Michele Cammarano, che sul tema ha depositato
un’interrogazione alla giunta regionale.
“Con questa interrogazione vogliamo mettere il Governo davanti a una realtà
chiara e urgente: la tutela della salute e dell’ambiente nella Valle
dell’Irno non può più essere rimandata — dichiara Sergio Costa, firmatario
di un’interrogazione alla Camera —. Allo stesso tempo, siamo consapevoli
dell’importanza delle maestranze e del lavoro, motivo per cui riteniamo
necessario avviare un percorso di delocalizzazione della produzione,
accompagnato da misure di riconversione e sostegno occupazionale. La
politica deve trovare un equilibrio responsabile, traducendo la sentenza
della Corte Europea in azioni concrete che mettano al primo posto la vita
delle persone, senza dimenticare chi lavora”.
“Queste interrogazioni rendono evidente in maniera chiara, nero su bianco,
le proposte, le esigenze e le denunce che in questi anni abbiamo più volte
presentato e che sono anche all’interno della condanna della CEDU. Ci
aspettiamo che presto il Governo nazionale risponda positivamente e
comunichi come intende muoversi, per inchiodare alle proprie responsabilità
anche gli Enti su citati, affinché applichino le istanze, le affermazioni,
le decisioni della condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Esprimiamo pertanto gratitudine all’onorevole Costa ed al consigliere
Cammarano, che con questo importante strumento, hanno dato voce alle
centinaia di vittime che non possono più far sentire il loro grido di
dolore dalla Valle dell’Irno, perché morte o ammalate di gravi patologie
causate dall’inquinamento atmosferico”. Così, Lorenzo Forte, presidente
dell’associazione “Salute e Vita”.