
(AGENPARL) – Wed 04 June 2025 https://www.aduc.it/articolo/prezzi+devono+sempre+essere+visibili_39319.php
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I prezzi devono sempre essere visibili
Spesso camminando per il centro o semplicemente guardando delle vetrine possiamo essere attratti da un prodotto. Ci avviciniamo sia per vedere meglio l’oggetto del desiderio che per capire quanto costa. Ed ecco la sorpresa, cartellino che descrive l’oggetto ma del prezzo neanche l’ombra.
Questo accade di frequente e, la maggior parte delle volte, a non esporre il prezzo sono proprio le marche di lusso.
La mancata esposizione del prezzo viola apertamente le regole del mercato ed i diritti del consumatore.
I prezzi devono essere sempre esposti indipendentemente dal tipo di prodotto venduto o dall’esercizio commerciale in cui ci troviamo.
Che sia un bar, un ristorante o un negozio di abbigliamento di lusso il prezzo deve essere ben visibile.
Questo concetto è stato ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 14826 del 03 Giugno 2025.
Il Caso.
Una nota casa di moda era stata multata dalla Guardia di Finanza perché i prodotti esposti non indicavano il prezzo di vendita in modo chiaro e leggibile.
La casa di moda presentava ricorso, la mula era pari ad € 1.032,00, ma sia in primo grado che in secondo grado il ricorso veniva respinto in quanto, per entrambi i giudici, il fatto che il cartellino fosse posto all’interno dell’abito violava il diritto del consumatore ad avere delle informazioni chiare, precise ed immediatamente visibili.
Non contenta di aver perso in due gradi di giudizio e, quindi, aver pagato spese legali ben superiori alla multa comminata, la casa di moda ricorreva in Cassazione, per perdere nuovamente!
La Cassazione chiariva che la vendita “a libero servizio”, cioè nel sistema in cui il cliente sceglie e preleva i prodotti in autonomia, è esplicitamente prescritto che l’esercente debba esporre il prezzo del prodotto in modo che risulti, oltre che leggibile, «facilmente visibile al pubblico».
In buona sostanza il consumatore, per sapere quanto costa un capo, non deve fare una caccia al tesoro alla ricerca del cartellino nascosto in qualche tasca.
Chiarisce la Corte che il cartellino del prezzo, come già aveva affermato vent’anni prima in una diversa sentenza, deve essere sempre ben visibile e non può essere “nascosto” nelle pieghe o tasche dei vestiti o riposto all’interno delle borse.
Questo caso risulta interessante anche perché dimostra quanto chi potrebbe facilmente pagare una somma irrisoria, mosso da una forma di onnipotenza, decida di intasare inutilmente i Tribunali italiani al solo ed unico scopo di non pagare.
Sara Astorino Landi, legale, consulente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
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