
(AGENPARL) – Wed 04 June 2025 Decreto Sicurezza, Barbera (Prc): “E’ un manifesto repressivo, non una
tutela delle fasce deboli”
“Denunciamo con fermezza la conversione in legge del cosiddetto Decreto
Sicurezza, approvato oggi in via definitiva dal Senato con voto di fiducia.
Le dichiarazioni trionfalistiche della Presidente del Consiglio Giorgia
Meloni e del ministro Piantedosi rappresentano una mistificazione della
realtà.Quando Meloni afferma che si interviene “contro le occupazioni
abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e
proprietari onesti”, il governo in realtà lancia una guerra ai poveri e
alle persone in emergenza abitativa, senza offrire soluzioni reali. È
l’ennesimo provvedimento punitivo verso chi non ha casa, mentre restano
intoccate le rendite e la speculazione immobiliare. Le parole sul
“combattere le truffe agli anziani” appaiono come un velo pietoso steso su
un decreto che, nella sostanza, serve a rafforzare gli strumenti repressivi
dello Stato, criminalizzare il disagio sociale e alimentare un clima
securitario. L’idea che la “legalità” consista nell’espellere i più deboli
dallo spazio pubblico e reprimere le lotte sociali è la cifra
dell’impostazione autoritaria del governo Meloni. Il ministro Piantedosi
parla di un “provvedimento strategico” per il contrasto alla criminalità e
al terrorismo. In realtà, si tratta di una strategia politica per
consolidare il controllo sociale e disinnescare il conflitto sociale. La
vera insicurezza, in questo Paese, la vive chi non ha lavoro stabile, una
casa, accesso alla sanità o a un reddito dignitoso – e su questi fronti il
decreto non dice una parola. Ribadiamo la propria opposizione a un
provvedimento che colpisce chi già vive in condizioni di fragilità e
aggrava le disuguaglianze. La sicurezza sociale non si costruisce con più
polizia, ma con più diritti, servizi pubblici e giustizia sociale”.
LO dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione
Comunista.