
(AGENPARL) – Wed 04 June 2025 https://www.aduc.it/articolo/cellulare+protetto+se+rubi+dati+rischi+dieci+anni_39320.php
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Cellulare protetto: se rubi i dati rischi dieci anni di carcere
Il caso di cui si è occupata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 19421/2025 prende le basi da una situazione piuttosto frequente.
La fine di un matrimonio, cattiverie e violenze gratuite, il senso di controllo e possesso nei confronti dell’ex partner.
Nello specifico l’ex marito, impossessandosi di un telefono cellulare protetto da password, era riuscito ad estrarre alcuni messaggi che la ex-moglie aveva scambiato con altra persona, consegnandoli al proprio legale affinché ne facesse uso nel giudizio civile di separazione, nell’ottica di una eventuale pronunzia di addebito nonché agli ex suoceri.
La donna sporgeva denuncia.
La Corte di Cassazione riteneva che la condotta dell’ex marito integrasse il reato di cui all’articolo 615-ter c.p. ovvero l’accesso abusivo ad un sistema informatico e telematico.
Per la prima volta, quindi, WhatsApp viene considerato un sistema informatico.
Ciò in virtù dell’applicazione software progettata per gestire la comunicazione tra utenti attraverso messaggi, chiamate e videochiamate, utilizzando reti di computer per trasmettere i dati, combinando hardware, software e reti per offrire il suo servizio.
Avendo forzato la password ed essendo entrato nel cellulare, l’imputato per la Corte avrebbe commesso una violazione di domicilio informatico, compromettendo la privacy della persona.
Ci sarebbe stata un’illecita interferenza attuata attraverso l’abusiva introduzione o permanenza nel collegamento con i sistemi informatici o telematici, contro la volontà espressa o tacita dell’avente diritto.
Va, quindi, ricordato che chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione che può arrivare a dieci anni.
Sara Astorino Landi, legale, consulente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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