
(AGENPARL) – Roma, 31 maggio 2025 – “Valorizzare il patrimonio culturale per lo sviluppo dei territori: un incontro di istituzioni e cultura all’Università dell’Aquila”, l’USRC al confronto con istituzioni e studenti di Master in Economia per discutere della valorizzazione del patrimonio culturale nelle aree interne.
Valorizzare il patrimonio culturale e promuovere lo sviluppo dei territori è stato il tema al centro dell’incontro svoltosi oggi pomeriggio presso la sede di Economia dell’Università degli Studi dell’Aquila.
L’evento, promosso nell’ambito del Master in Diritto e gestione delle amministrazioni locali e organizzato con il patrocinio di ANCI Abruzzo e UPI Abruzzo, ha rappresentato un’occasione importante per riflettere, insieme a istituzioni e realtà culturali del territorio, sul ruolo strategico del patrimonio culturale come leva per la crescita economica, sociale e l’identità collettiva.
Dopo i saluti istituzionali del Rettore, il professor Edoardo Alesse, del Direttore del Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’Informazione e di Economia Professor Vincenzo Stornelli, del Direttore del Master Professor Walter Giulietti, del Presidente di UPI Abruzzo Angelo Caruso, il Professor Federico Caporale dell’Università dell’Aquila ha aperto i lavori introducendo importanti rappresentanti istituzionali e politici, tra cui il Prefetto dell’Aquila, Dottor Giancarlo Di Vincenzo, che ha anche moderato gli altri interventi, l’Assessore regionale per i beni e le attività culturali e di spettacolo Roberto Santangelo, la Direttrice del Museo Nazionale d’Abruzzo Federica Zalabra, il Presidente del Consorzio HPC4DR Prof. Lelio Iapadre.
Il messaggio corale è stato quello di far emergere l’importanza della cultura come pilastro fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e identitario dei territori. E proprio per questo è necessario investire nella cultura, non solo per preservare un patrimonio già esistente, ma per aiutare a crescere le comunità locali. In un momento storico in cui i territori si confrontano con sfide complesse come lo spopolamento e la necessità di creare nuovi indotti e opportunità per consentire alle persone di restare, il patrimonio culturale è una delle leve motrici su cui investire. Grazie ad una rete di dialogo e sinergia tra istituzioni, enti locali, università, associazioni e realtà culturali del territorio sarà possibile trasformare il patrimonio in un vero e proprio motore di crescita sostenibile, ripensando ai modelli di gestione per sostenere le comunità, e promuovendo un approccio integrato tra cultura e innovazione che consenta di creare modelli di sviluppo inclusivi, capaci di coinvolgere le comunità locali e di alimentare processi di coesione sociale.
È intervenuta sul tema, inoltre, il Sindaco del Comune di Fontecchio Sabrina Ciancone, che ha dichiarato: “Il tema di valorizzazione del patrimonio culturale è a noi molto caro. Già nel 2013 abbiamo aderito ai principi della Convenzione di Faro, la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale della società. L’abbiamo declinata per un paese di 300 persone in una fase di ricostruzione post sisma, cercando di rendere vivi e attuali i luoghi storici e il patrimonio immateriale per ampliare e rafforzare l’identità degli abitanti”. Questo invece l’intervento dell’ingegner Raffaello Fico, Titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere che ha sottolineato come “La cultura deve essere parte integrante dei processi di rigenerazione urbana e sociale. Oltre alla ricostruzione di edifici, vogliamo sostenere i Comuni nella valorizzazione della loro identità e del tessuto sociale anche attraverso progetti come I Cammini degli Altipiani, l’Ascolto Partecipato nell’area della Baronia, l’Ecomuseo esteso su tutto il Cratere e i programmi di interventi per la realizzazione di sottoservizi e spazi pubblici”.
L’incontro ha rappresentato una tappa significativa nel percorso di dialogo tra istituzioni, amministrazioni locali, comunità accademiche, studenti universitari e realtà culturali, con l’obiettivo di costruire insieme una visione condivisa per il futuro delle aree interne dell’Abruzzo, a partire dalla valorizzazione del suo ricco patrimonio culturale.