
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 Camera dei Deputati
Ufficio stampa Comunicato
28 maggio 2025
Camera, siglato accordo con le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Restauro e visite dei cittadini
È stato siglato oggi a Montecitorio un Accordo tra la Camera dei deputati e le Gallerie dell’Accademia di Venezia, volto a valorizzare lo straordinario patrimonio artistico in deposito nella città lagunare, ospitandolo negli spazi destinati all’attività parlamentare e di rappresentanza.
Alla firma il Segretario generale della Camera, Fabrizio Castaldi e il direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, Giulio Manieri Elia.
La collaborazione tra le due istituzioni è effetto di un protocollo di più ampio respiro, sottoscritto lo scorso dicembre tra il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, e il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, volto ad avviare una serie di buone pratiche per rendere il patrimonio artistico sempre più fruibile ai cittadini, promuovendo al contempo la ricerca storica e scientifica.
Il primo risultato concreto dell’odierno accordo si avrà con il deposito e il restauro di una grande e importante tela di Paolo e Benedetto Caliari, Cristo davanti a Pilato, attualmente nei magazzini di Venezia, le cui lavorazioni si svolgeranno a Roma. Al termine, sarà esposta nella Sala Moro di Montecitorio, quotidianamente visitata da scolaresche, delegazioni internazionali e cittadini. Nel medesimo spazio, sono già presenti le Nozze di Cana dei Caliari, restaurate – dopo oltre un secolo – nel 2021 e, pertanto, sarà un motivo per ammirare e far dialogare due modelli di pittura veneta tardorinascimentale, provenienti dalla medesima bottega artistica.
Cristo davanti a Pilato è un grande olio (300×448 cm) che faceva parte di un ciclo sulla Redenzione realizzato verso il 1570-1580 e destinato alla Chiesa di San Nicolò della Lattuga, nel sestiere di San Polo. Il restauro sarà l’occasione per riportare alla luce i colori e i dettagli di una delle opere più importanti e significative di Paolo e Benedetto Caliari, ancora poco nota alla critica e agli studiosi.
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