
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 *“Il passo pari: lavoro ed equilibrio di genere in Umbria”, convegno a
Palazzo Donini. L’assessore Meloni: “D**obbiamo lavorare per cercare di
raggiungere una parità di genere giusta per una società più equa, più
sostenibile e più forte**”*
(aun) – Perugia, 28 maggio 2025 – Questo pomeriggio, nella Sala d’Onore di
Palazzo Donini, si è tenuto il convegno “Il passo pari: lavoro ed
equilibrio di genere in Umbria” durante il quale sono stati presentati tre
rapporti di ricerca promossi dalla Regione Umbria e dall’Agenzia Umbria
Ricerche sulle asimmetrie di genere nella società umbra, sull’occupazione
maschile e femminile nelle imprese umbre e sugli squilibri tra vita e
lavoro. A introdurre i lavori sono stati la consigliera di Parità della
Regione Umbria, Rosita Garzi, e l’amministratore unico dell’Agenzia Umbria
Ricerche, Marco Damiani.
“Abbiamo accolto con interesse questo convegno – ha sottolineato l’assessore
alle Politiche di parità di genere e antidiscriminazione della Regione
Umbria, Simona Meloni – perché racconta l’asimmetria tra uomini e donne nei
diversi ruoli della società e racconta anche l’impegno di questi anni da
parte della consigliera. Come assessorato abbiamo già iniziato un lavoro in
merito, ad esempio con una delibera di Giunta che conferma i fondi ai
centri antiviolenza ma che allarga la piattaforma andando a coprire le zone
sociali 3 e 4, che erano sguarnite di punti di approdo per le donne che
vivono situazioni delicate. Ci sono tante asimmetrie da considerare – ha
aggiunto l’assessore – e tra queste dobbiamo ricordare quanto sia
importante l’emancipazione economica: spesso le donne non possono
emanciparsi da situazioni di violenza o disagio profondo perché non sono
indipendenti dal punto di vista economico. Le donne ancora oggi in Umbria
sono impiegate maggiormente nel settore dei servizi, del turismo e del
commercio e sappiamo che dopo il Covid i contratti a tempo indeterminato
sono diminuiti. Non solo: dopo il primo figlio le donne sono spesso
costrette ad accettare lavori a tempo determinato e più precari e questo
rischia di inchiodarle a una sudditanza anche psicologica all’interno della
famiglia. Dobbiamo lavorare – ha concluso l’assessore Meloni – per cercare
di raggiungere una parità di genere giusta per una società più equa, più
sostenibile e anche più forte”.
“Sarebbe bello parlare di un passo pari tra uomini e donne nel mercato del
lavoro – ha dichiarato la consigliera Garzi – ma le statistiche ci dicono
che c’è ancora disparità in termini di partecipazione al lavoro, di gap
salariale e di occupazione in figure apicali. C’è ancora questo soffitto di
cristallo che impedisce alle donne di fare carriera: per quanto le donne
siano sempre più preparate e competitive la loro professionalità non è
riconosciuta in maniera equa. Il problema dell’armonizzazione dei tempi di
vita e lavoro, poi, rimane essenziale, e bisogna lavorare facendo rete,
investendo sulle politiche di welfare aziendale e su politiche di genere
che siano efficaci e che garantiscano l’equilibrio nella genitorialità e
nei carichi di cura dei figli ma anche degli anziani”.
Di seguito la sintesi delle ricerche illustrate nel corso del convegno da
Enza Galluzzo, esperta di politiche di genere, e da Elisabetta Tondini e
Mauro Casavecchia dell’Agenzia Umbria Ricerche.
Il primo documento, “Le asimmetrie di genere nella società umbra”, offre
un’analisi ampia e articolata delle disuguaglianze tra uomini e donne nel
contesto sociale e lavorativo della regione Umbria. Il volume sottolinea
come il lavoro rappresenti non solo un mezzo di sussistenza ma uno spazio
essenziale per l’autorealizzazione e il cambiamento sociale. Pone poi una
riflessione sul ruolo dei servizi contro la violenza di genere e sulla
necessità di modelli organizzativi flessibili.
Il secondo documento, “Occupazione maschile e femminile nelle imprese
umbre”, è un’indagine sulla situazione delle imprese con oltre 50
dipendenti relativa al biennio 2022-2023. La ricerca fotografa la
situazione rispetto ai ruoli professionali ricoperti da uomini e donne, le
differenze retributive, il ricorso al part time e le assenze legate alla
cura familiare. Mette inoltre a confronto i dati con la rilevazione
precedente evidenziando una lieve tendenza al riequilibrio.
Il terzo documento, del quale a breve sarà completata l’elaborazione,
è “Focus group sugli squilibri tra vita-lavoro” ed è il risultato di
interviste e focus group che hanno consentito di porre l’attenzione sugli
effetti concreti dello squilibrio di genere in ambito lavorativo, sui
fabbisogni ricorrenti osservati sotto il profilo di genere e sui
suggerimenti utili per definire interventi attivabili da parte della
Regione Umbria per ridurre gli squilibri di genere.