
(AGENPARL) – Sun 25 May 2025 [cid:image001.png@01DBCD5B.C38C9550]
UFFICIO STAMPA DEL PRESIDENTE
COMUNICATO STAMPA
VENTIQUATTRESIMA GIORNATA DEL SOLLIEVO, ROCCA:
«CURARE È UN DOVERE, ALLEVIARE È UN DIRITTO»
Roma, 25 maggio 2025 – «La 24ª Giornata Nazionale del Sollievo è un’occasione preziosa per ribadire un principio che deve guidare ogni politica sanitaria: curare è un dovere, alleviare è un diritto».
Con queste parole il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha voluto sottolineare l’importanza della lotta alla sofferenza inutile, troppo spesso dimenticata nel dibattito pubblico.
«La Regione Lazio – ha spiegato Rocca – ha costruito e potenziato una rete regionale per la terapia del dolore e le cure palliative che oggi rappresenta un modello concreto e operativo. Un sistema strutturato che integra ospedali, hospice, assistenza domiciliare e medicina territoriale, mettendo sempre al centro la persona. Una rete fatta di professionisti formati, strutture dedicate e protocolli condivisi, che non rappresenta un’aggiunta ma una colonna portante della sanità regionale. Perché non basta curare: bisogna prendersi cura – ha proseguito il Presidente – anche nei momenti in cui la medicina non può guarire, ma può e deve alleviare».
Tra le iniziative più recenti, Rocca ha citato il nuovo progetto avviato presso l’Ospedale Sant’Andrea per il trattamento del dolore postoperatorio:
«Un’iniziativa innovativa che intendiamo estendere progressivamente in tutti gli ospedali del Lazio. È un altro passo concreto verso una sanità più vicina, sensibile, umana», il suo commento.
Il Presidente ha anche voluto ringraziare la Fondazione Gigi Ghirotti, «che da 50 anni è presenza viva e competente nei luoghi del dolore, capace di trasformare il vissuto individuale in coscienza collettiva. A loro va la nostra gratitudine più profonda».
«Viviamo in una società che tende a rimuovere la sofferenza, a ignorarla. Ma la sofferenza non si cancella, si affronta. Il sollievo non è un lusso – ha concluso Rocca – è un diritto. E ogni istituzione, ogni operatore sanitario, ogni volontario ha il dovere di garantirlo. La Regione Lazio continuerà a investire, a formare, a rafforzare la sua rete. Perché una sanità che ignora il dolore è una sanità che smette di essere umana».