
(AGENPARL) – Fri 23 May 2025 ‘Dopo di noi’, Spinelli: “Da governo tagli ai progetti per
autodeterminazione e famiglie”
Scritto da Massimo Orlandi, venerdì 23 maggio 2025
“Oggi in Toscana analizziamo percorsi, progetti e esperienze molto
positive sul “Dopo di noi”, grazie a un impegno congiunto e a un
modello costruito nel tempo, ma in parallelo a Roma si procede con il
taglio delle risorse per questo tipo di attività”.
Lo ha detto l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli
nel corso dell’iniziativa organizzata a Palazzo Strozzi Sacrati
dall’assessorato alle politiche sociali della Regione e da Anci Toscana,
per riflettere sulla applicazione della legge 112, varata quasi dieci anni
fa con lo scopo di garantire l’autonomia e la piena inclusione sociale
delle persone con disabilità grave anche dopo la perdita del sostegno
familiare.
“Siamo in presenza – ha proseguito – di un taglio lineare sul fondo per
il “Dopo di noi” di circa 4 milioni su scala nazionale, e anche
all’introduzione di nuovi di criteri di redistribuzione penalizzanti,
paradossalmente proprio per le regioni più virtuose come la Toscana. Il
fondo nazionale, già insufficiente, passa da 76 a 72 milioni e per la
Toscana c’è un taglio tra i 400 e i quasi 600mila euro, in base a quella
che sarà la versione definitiva del provvedimento ministeriale. Rispetto
ai 4,7 milioni precedenti sono cifre importanti, che riguardano le
annualità 2024 e 2025 e quindi vanno a impattare sui progetti in corso.
Per questo ho espresso per la seconda volta un parere negativo in sede di
Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni. Trovo
inaccettabile che si vada a tagliare su percorsi di autonomia e
autodeterminazione di ragazzi e ragazze con disabilità, a causa
dell’ennesimo taglio del governo.
E’ una situazione che nella giornata di oggi crea ancora più rammarico:
abbiamo ascoltato esperienze preziose da parte di tutti i soggetti
coinvolti, che riguardano il futuro delle famiglie e delle persone con
disabilità adesso e poi quando i genitori non potranno più assisterli. E’
questa, infatti, la ragione fondamentale del “Dopo di noi”.
I lavori di oggi, cui hanno partecipato rappresentanti istituzionali,
dirigenti regionali e di Anci, tecnici,
esponenti del mondo dell’associazionismo e del Terzo Settore, hanno
consentito di ripercorrere il cammino di esperienze, progetti, iniziative
seguito alla legge 112 e di analizzare l’inserimento graduale dei progetti
nel sistema integrato dei servizi sociosanitari territoriali.
In Toscana attualmente sono 1316 le persone inserite in un progetto del
programma Dopo di Noi; 200 sono le persone con interventi di
residenzialità stabile. E ancora sono oltre 100 gli appartamenti attivati
su tutto il territorio regionale per la sperimentazione di forme di
coabitazione ispirate al modello comunitario da breve a lungo periodo.
Nei progetti del “Dopo di noi” in Toscana sono coinvolti, oltre ai
soggetti pubblici, molte realtà del terzo settore e del privato sociale:
sono oltre 130 i partner del Terzo settore, che affiancano gli enti
pubblici e consentono di rafforzare il radicamento e le sinergie tra i
soggetti attivi sui territori al punto che l’85% dei progetti in corso,
oltreché dalle risorse del “Dopo di noi”, sono finanziati da altri
soggetti.