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Comunicato Stampa
20 maggio 2025
Colombia: Save the Children, nel più grande insediamento informale del Paese in aumento gli abusi e lo sfruttamento dei bambini
Quest’anno circa 13 milioni di persone nel Paese, tra cui oltre 4 milioni di bambini, avranno bisogno di assistenza umanitaria. Eppure, solo il 14% del piano di risposta umanitaria delle Nazioni Unite per la Colombia è stato finanziato finora, lasciando innumerevoli famiglie senza supporto. Situazione drammatica dopo il taglio degli aiuti
Gli abusi, lo sfruttamento sessuale e il lavoro forzato dei bambini nel più grande insediamento informale della Colombia sono in aumento, dopo che i tagli agli aiuti statunitensi hanno drasticamente interrotto l’attività umanitaria nell’area quest’anno. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Il campo, situato nella regione settentrionale di La Guajira, in Colombia, ospita oltre 9.000 persone, molte delle quali sono migranti provenienti dai Paesi limitrofi e membri della comunità indigena Wayuu. Il campo faceva molto affidamento sugli aiuti internazionali per cibo, assistenza sanitaria e attività di protezione dell’infanzia, prima che quasi il 90% dei programmi venisse sospeso quest’anno a causa dei tagli ai finanziamenti statunitensi.
Oggi, purtroppo, solo tre delle 28 organizzazioni umanitarie che lavoravano nel campo rimangono attive nell’insediamento, lasciando le famiglie senza un supporto essenziale e i bambini sempre più vulnerabili a sfruttamento e abusi.
Dopo l’interruzione dei servizi, Save the Children ha ricevuto segnalazioni di un numero crescente di bambini costretti a misure disperate per sopravvivere: alcuni portano l’acqua a dorso d’asino in condizioni di caldo estremo, altri mendicano per strada o cercano materiali riciclabili da vendere. Altri ancora subiscono abusi sessuali e sfruttamento in cambio di denaro o cibo per contribuire a sfamare le loro famiglie.
Sebbene la fame e il lavoro minorile affliggano da tempo l’insediamento, Juleima, 54 anni, leader della comunità nel campo, ha affermato che il lavoro minorile è ora più visibile che mai: ” Ora si vedono più bambini al lavoro. Prima, quelli che andavano a scuola la mattina, trascorrevano il pomeriggio in tende ricreative, con musica, danza o spazi sicuri per imparare e fare merenda. Ora che quegli spazi non ci sono più, non sanno più dove andare. Si vedono piccoli che mendicano o vendono acqua in centro. Ho persino sentito che alcuni vengono usati per spacciare droga. Coloro che mendicano in città corrono gravi pericoli: potrebbero essere investiti da una motocicletta, rapiti o sfruttati. Ci sono state persino segnalazioni di minori scomparsi e temiamo che siano stati rapiti per il traffico di organi. Questo è il livello di rischio che corrono fuori dall’insediamento. E se vengono sorpresi a fare qualcosa di illegale, loro o le loro famiglie potrebbero soffrirne. Alcuni sono persino finiti in riformatori minorili”.
Purtroppo, anche Save the Children è tra le 25 organizzazioni costrette a ridimensionale il proprio intervento nell’insediamento a causa dei tagli agli aiuti. L’Organizzazione mantiene una presenza mobile limitata, che cerca di fornire accesso a cure mediche, effettuare screening per la malnutrizione, realizzare attività ricreative su base mensile e distribuire piccole merende ai bambini.
“Quello a cui stiamo assistendo è una crisi nella crisi. I minori rischiano la vita solo per sopravvivere, perché gli aiuti che un tempo li proteggevano sono svaniti quasi da un giorno all’altro. Gli aiuti umanitari erano un’ancora di salvezza per migliaia di famiglie a La Guajira. Con quasi il 90% dei programmi chiusi nell’insediamento informale, le famiglie sono ormai giunte limite. Nessun bambino dovrebbe essere costretto a mendicare, subire abusi o essere esposto al rischio di reclutamento o rapimento solo per procurarsi del cibo. Abbiamo bisogno di finanziamenti urgenti per mantenere i bambini in vita, protetti e con le loro famiglie. Finché i fondi tagliati non saranno completamente ripristinati, i genitori continueranno a trovarsi di fronte a scelte impossibili e i più piccoli ne pagheranno il prezzo” ha dichiarato María Mercedes Liévano, Direttrice di Save the Children in Colombia.
Quest’anno, circa 13 milioni di persone nel Paese, tra cui oltre 4 milioni di minori, avranno bisogno di assistenza umanitaria. Eppure, solo il 14% del piano di risposta umanitaria delle Nazioni Unite per la Colombia è stato finanziato finora, lasciando moltissime famiglie senza il supporto di cui hanno disperatamente bisogno.
Gli aiuti esteri degli Stati Uniti hanno rappresentato circa il 70% dei finanziamenti umanitari della Colombia nel 2024. A causa del taglio a questi fondi, Save the Children non è più in grado di fornire protezione e l’assistenza economica a 30.000 persone, tra cui 16.000 bambini, nel Paese. Molti ora affrontano maggiori rischi di reclutamento forzato, abbandono scolastico, violenza di genere e sfruttamento.
Save the Children lavora in Colombia da oltre 40 anni. L’ Organizzazione fornisce ai bambini accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e al supporto nutrizionale, e alle famiglie assistenza per la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza.
Per sostenere l’attività di Save the Children in emergenza: https://dona-ora.savethechildren.it/dona-anche-tu-emergenza-in-corso
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