
(AGENPARL) – Tue 20 May 2025 ANTIMAFIA, NAVE (M5S) A COLOSIMO: COMMISSIONE DIVENTATA STRUMENTO DI LOTTA POLITICA E KILLERAGGIO
ROMA, 20 maggio – “La presidente della commissione Antimafia Colosimo ha detto che ‘tutti quelli che hanno dei dubbi possono venire in commissione’. Noi del M5S di dubbi sull’andazzo in commissione ne abbiamo tanti ma qualsiasi nostra iniziativa è sempre stata ignorata o respinta in modo sprezzante. Abbiamo presentato una relazione sulle Stragi 1992-93, realizzata con documenti giudiziari inoppugnabili, che suggerisce percorsi di indagine ulteriori per dare risposta a tutti i buchi neri delle stragi del 1992-93 concernenti ripetuti depistaggi, la partecipazione di soggetti esterni, le strani morti di esponenti mafiosi che si apprestavano a rivelare retroscena segreti delle stragi; abbiamo proposto di ascoltare tante persone che potrebbero fornire elementi importanti. Non una briciola di tutto questo è stata presa in considerazione. Quanto alla proposta della maggioranza per estromettere Scarpinato e De Raho dalla Commissione, nemmeno gli esponenti del centrodestra negano che il fine sia un killeraggio politico, sono i primi a brandirla ogni volta che qualche nostra dichiarazione li agita. L’Antimafia è stata trasformata, dalla gestione a senso unico della presidente Colosimo, in uno strumento di lotta politica di parte”.
Lo afferma il capogruppo M5S in commissione Antimafia Luigi Nave.
“De Raho e Scarpinato – aggiunge – che hanno indagato sulle stragi sarebbero in conflitto di interesse mentre non lo è l’audito Mori che è indagato a Firenze nell’ambito delle indagini sulle stragi del 1993 e ha tutto l’interesse a fornire una verità di comodo? Siamo al paradosso. Mori ha dichiarato pubblicamente che vuole vendicarsi dei magistrati che lo hanno processato, è stato ricevuto dalla presidente Colosimo subito dopo il suo insediamento e pochi giorni fa da audito è stato elevato a custode dell’unica pista di indagine per via D’Amelio accettata nella commissione, dove si impedisce qualsiasi connessione con le altre stragi del 1992-93, si nega qualsiasi audizione chiesta dal M5S, si zittiscono le domande sgradite a Mori da parte di esponenti delle opposizioni. E invece non sono in conflitto di interessi i politici vicini a Dell’Utri, D’Alì, Cuffaro e altri condannati per mafia o gli amici di Ciavardini ed altri estemisti di destra, nonostante il fortissimo insieme di elementi che portano al coinvolgimento di terroristi neri e di servitori infedeli dello Stato nelle Stragi del 1992-93? I cittadini e ancor prima i parenti delle vittime di Capaci, Palermo, Roma, Firenze e Milano chiedono verità e giustizia. Agendo come vuole la maggioranza, la Commissione tradisce innanzitutto loro”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle