
(AGENPARL) – Sat 17 May 2025 Letizia Moratti: “Una nuova centralità per Genova grazie a industria, energia e servizi. L’Europa sia leva di sviluppo e competitività. Mi batterò in Europa affinché la sede di una delle cinque gigafactory dell’energia sia insediata a Genova. A Genova anche l’agenzia per la sicurezza nucleare”
Si è tenuta oggi, presso la sede di Confcommercio in via Cesarea a Genova, la tavola rotonda “Le Politiche Europee per Genova”. Un momento di confronto concreto tra mondo politico, industriale e associativo, che ha visto una grande partecipazione e interventi di rilievo da parte dei principali attori economici del territorio.
Ha aperto e concluso i lavori Letizia Moratti, europarlamentare del PPE e presidente della Consulta Nazionale di Forza Italia, che ha delineato con chiarezza la visione europea per il rilancio di Genova, città con un passato industriale forte e un futuro da protagonista nei nuovi equilibri economici globali.
“Genova – ha dichiarato Moratti – è un polo industriale e logistico strategico, con un porto che rappresenta una delle principali porte d’accesso al continente europeo, in un’area, il Mediterraneo, che muove il 40% del traffico marittimo globale. Ma per affrontare la sfida della competitività globale serve un’Europa che non ostacoli, ma che liberi le energie produttive dei nostri territori.”
“Mi batterò in Europa – ha assicurato Letizia Moratti – con la commissaria Hanna Virkunnen anch’essa del Ppe, affinché la sede di una delle 5 giga factory dell’energia sia insediata a Genova. Genova potrebbe anche legittimamente essere sede dell’agenzia per la sicurezza nucleare”.
L’europarlamentare ha ricordato come il Partito Popolare Europeo, di cui è parte fondamentale Forza Italia, stia portando avanti una strategia industriale concreta per rafforzare l’Unione attraverso quattro pilastri: affidabilità, qualità, sostenibilità e resilienza delle catene di approvvigionamento. Fondamentali in questo senso sono i sostegni alla ricerca, allo sviluppo e alla valorizzazione del capitale umano con obiettivo crescita e competitività.
“Per questo – ha rimarcato Moratti – è importante votare Forza Italia a Genova, affindandosi all’unico partito della coalizione di governo che governa anche in Europa”.
Moratti ha poi insistito sulla necessità di rimuovere le barriere burocratiche e creare un ambiente favorevole alla crescita del tessuto imprenditoriale, soprattutto per le PMI:
“Le aziende italiane – ha affermato – non vogliono sopravvivere di sussidi, ma avere regole certe e mercati aperti. La politica deve agevolare investimenti pubblici e privati che generino risultati concreti e produttivi.”
Durante l’evento sono intervenuti rappresentanti di prim’ordine del mondo economico e produttivo: Alessandro Cavo (Presidente di Confcommercio e vicepresidente CCIA Genova), Fabrizio Fabbri (AD Ansaldo Energia), Antonio Gozzi (presidente Federacciai), Stefano Messina (presidente Assarmatori), e Luca Pallavicini (presidente nazionale Confcommercio Salute). Ognuno ha presentato proposte concrete nei settori dell’energia, dell’acciaio, della logistica marittima, del commercio e della sanità.
Moratti ha richiamato le principali proposte già avanzate a Bruxelles con il forte impulso del PPE, tra cui:
• la semplificazione normativa con il pacchetto di riforme Omnibus per ridurre la burocrazia e i costi di rendicontazione per le PMI;
• il Clean Industrial Deal per attrarre investimenti nella produzione energetica pulita, inclusa l’energia nucleare, ancora troppo spesso esclusa dai finanziamenti europei;
• la necessità di neutralità tecnologica nei criteri di accesso ai fondi europei;
• il supporto al settore marittimo e logistico, duramente colpito da regolamentazioni ambientali asimmetriche;
• lo sviluppo dei Social Bond, strumenti finanziari innovativi per sostenere progetti ad impatto sociale, in particolare nel settore della salute e dell’assistenza.
“Il nostro compito – ha concluso Moratti – è restituire all’Europa un ruolo di alleato, non di ostacolo. Genova può tornare a essere protagonista in Europa se viene messa in condizione di competere. Il nostro impegno è per una politica industriale che parli la lingua delle imprese, delle famiglie, dei lavoratori. Una politica europea che sia leva di sviluppo e non freno alla crescita.”