
(AGENPARL) – Fri 16 May 2025 Ufficio Stampa
00Ambasciata d’Italia a Bucarest
Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA
Giornata del Design Italiano 2025 a Bucarest
L’Ambasciata d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura e ICE Agenzia Bucarest hanno celebrato nella Capitale romena l’edizione 2025 della Giornata del Design Italiano, svoltasi anche quest’anno in collaborazione con la Romanian Design Week (RDW). La mostra “Accessibile e inclusivo: il design italiano per una vita migliore”, allestita per l’occasione con la curatela dall’arch. Matteo Belfiore, ha aperto il 16 maggio e sarà visitabile fino al 25 maggio presso l’HUB delle esposizioni all’interno della RDW, in un edificio storico al centro della Capitale (str. Benjamin Franklin 10). La Romanian Design Week è un festival multidisciplinare dedicato alle industrie creative della Romania, che promuove il design, l’architettura, la creatività e l’innovazione come strumenti di crescita culturale, sociale ed economica. Nell’ambito del festival, visitato ogni anno da oltre 40.000 persone, vengono organizzate mostre ed eventi con l’obiettivo di rendere il design accessibile a un vasto pubblico.
La Giornata del Design Italiano ha l’obiettivo di rafforzare la connotazione del design come elemento distintivo del “marchio Italia”. Quest’anno la rassegna si avvale della sinergia con l’Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, dal titolo “Inequalities. How to mend the fractures of humanity – Diseguaglianze. Come sanare le fratture dell’umanità”, che ha aperto il 13 maggio scorso e proseguirà fino al 9 novembre 2025. Entrambe le manifestazioni approfondiscono il ruolo del design nel ridurre l’impatto delle disuguaglianze nella vita quotidiana, stimolando la riflessione su esempi sostenibili di rigenerazione e trasformazione urbana, con design e architettura al servizio di modelli nuovi di comunità, sull’accessibilità a strutture e servizi, sulla sostenibilità come forma di progresso.
Matteo Belfiore, curatore della mostra inaugurata a Bucarest, è un architetto e ricercatore italiano che vive e lavora a Tokyo dal 2010. Dopo aver svolto attività di ricerca presso il Kengo Kuma Lab dell’Università di Tokyo e aver collaborato con alcuni studi internazionali, nel 2017 ha fondato il proprio studio nella capitale giapponese, MB-AA (Matteo Belfiore Architect and Associates).
Con la mostra “Accessibile e inclusivo: il design italiano per una vita migliore”, l’arch. Belfiore ha inteso mostrare come il design italiano abbracci accessibilità, innovazione e sostenibilità. L’esposizione presenta una selezione di oggetti di design open source creati da “Hackability”, una ONG italiana dedicata al design inclusivo. “Hackability” mette in contatto designer, creatori e persone con disabilità per creare insieme soluzioni che migliorino la vita di tutti i giorni. Ogni oggetto esposto riflette l’essenza del design italiano – funzionalità, bellezza e inclusione – dimostrando al contempo come il design possa essere democratizzato e reso accessibile a tutti. Tutti gli oggetti esposti infatti sono disponibili sotto licenza Creative Commons e possono essere scaricati gratuitamente e stampati in 3D ovunque nel mondo, garantendo un’accessibilità al di là dei limiti geografici o di costo.
Il criterio essenziale di questa scelta, che si riflette anche nella configurazione dello spazio espositivo, è quello di mostrare un’idea di design con benefici pratici immediati, in grado di rinnovarsi continuamente attraverso gli input degli utenti. Un approccio essenziale che si contrappone al design ostile e si interroga sul rapporto tra creazione e intelligenza artificiale, entrambi presenti nello spazio espositivo: con il PRE-A-VISIONEM di Alessandro Marrone, che collega la Divina Commedia di Dante con il futuro dell’IA e della realtà aumentata, e con una selezione di immagini sul design ostile curata da Valerio Nitrato Izzo.
L’arch. Belfiore ha inoltre incontrato gli studenti dell’Università di Architettura e Urbanistica “Ion Mincu” di Bucarest per una masterclass incentrata sulla sua esperienza professionale in Giappone. Nel corso della lezione, Belfiore ha illustrato la propria metodologia di progettazione, che integra la cultura e la tradizione occidentali e orientali e si concentra sulla “sostenibilità culturale”. L’approccio mira a comprendere sistemi di valori correlati ai modelli naturali e culturali locali ed esplorare l’interazione tra design e altre discipline.